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Salute dalla A alla Z

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Fibrocondroma

Tumore benigno che origina dalla zona cartilaginea e dal tessuto connettivo, ma può svilupparsi anche nella membrana sinoviale. Non sempre richiede una terapia, che comunque è sempre chirurgica.

Fibroelastosi

Processo a carico del connettivo cutaneo, consistente in un'eccessiva produzione di tessuto fibroso: le fibre da cui è composto vengono identificate con le stesse colorazioni utilizzate per l'elastina, proteina del tessuto connettivo elastico.

Fibrofascite

Infiammazione e inspessimento del tessuto connettivo (soprattutto di quello situato tra i fasci e le fibre muscolari) a livello dei legamenti, dei tendini, delle guaine dei nervi e dei muscoli. Rientrano in questa classificazione molte forme reumatiche extrarticolari, le periartriti, il reumatismo muscolare, le pannicoliti e le borsiti.

Fibroma

Tumore benigno costituito principalmente da tessuto connettivo fibroso, e quindi osservabile in tutti gli organi in cui tale tessuto è presente (stomaco, peritoneo, cute), anche se si localizza con particolare frequenza nell'utero. Se prevale la componente fibrosa si presenta come una massa limitata e ben circoscritta, di consistenza molto dura se invece predomina quella cellulare assume l'aspetto di un'escrescenza molle, di colore bianchiccio, in grado di raggiungere anche notevoli dimensioni. Nella maggior parte dei casi entrambe le forme si trovano associate con altri tessuti tumorali, dando luogo a tumori misti. Non sempre richiede l'asportazione chirurgica.

Fibromialgia

Condizione patologica a eziologia ignota, che si manifesta con dolori muscolo-scheletrici, rigidità articolare, affaticabilità e presenza di punti dolenti ben localizzati (i cosiddetti tender points). è di comune riscontro l'associazione con altri disturbi, tra i quali cefalea, dismenorrea (dolori mestruali), sindrome del colon irritabile. Chiamata anche sindrome fibromialgica o fibromiosite, colpisce in prevalenza le donne di età compresa tra i 25 e i 45 anni e non è mai invalidante un temporaneo aggravamento si può determinare per influenza di fattori esterni (come un clima freddo e umido) o interni (come lo stress e l'ansia).

Fibromixoma

Tumore benigno di tipo misto, con caratteristiche di tessuto fibromatoso e tessuto mesenchimale (residuo di tessuto embrionale). Non sempre richiede l'asportazione chirurgica, che rimane comunque l'unica terapia possibile.

Fibroplasia retrolentale

Patologia riscontrabile nei neonati prematuri, che consiste in un'anomala proliferazione dei vasi sanguigni della retina in conseguenza di un'esposizione a livelli di ossigeno troppo elevati. Nelle forme più gravi può portare al distacco della retina.

Fibrosarcoma

Tumore di origine connettivale, a partenza dai fibroblasti, che rappresenta il corrispettivo maligno del fibroma. Come quest'ultimo può insorgere in vari organi: muscoli, ossa, stomaco, utero ecc.

Fibrosi

Formazione di tessuto fibroso per un normale processo riparativo (a seguito di una lesione) o per un fenomeno patologico che può colpire vari organi, tra cui polmone, fegato, cuore, midollo osseo. Se la proliferazione abnorme è piuttosto estesa, comporta una perdita di elasticità e di funzionalità dei tessuti.

Fibrosi cistica

Malattia ereditaria a trasmissione autosomico-recessiva multisistemica del bambino e del giovane adulto, che nella razza bianca ha un'incidenza di circa 1 caso ogni 2500 nati vivi (negli Stati Uniti). Il gene della fibrosi cistica si trova sul cromosoma 7 e codifica per una proteina cellulare che regola il passaggio dello ione cloro. La mancanza di tale proteina risulta in un ispessimento delle secrezioni con scarsità di contenuto idrico e aumento del contenuto di sale. La malattia è caratterizzata principalmente da ostruzione intestinale, bronchite e infezione cronica delle vie aeree, insufficienza pancreatica esocrina con maldigestione, collasso da sudorazione eccessiva (a causa dell'elevato contenuto di sale del sudore), talvolta epatite e sterilità. L'evoluzione è progressiva e la prognosi è infausta a causa dell'insufficienza respiratoria, anche se negli ultimi decenni è migliorata a causa del miglioramento delle tecniche di assistenza. Il trapianto di polmone può rappresentare un'opzione terapeutica per alcuni di questi pazienti. la malattia è diagnosticabile in fase prenatale effettuando un esame del DNA dopo un'amniocentesi o un prelievo di villi coriali.

Fibrosi polmonare

Patologia a carico dei polmoni, che a causa di un'abnorme produzione di tessuto fibroso perdono elasticità e capacità di espansione anche la ventilazione risulta compromessa sia per motivi meccanici, sia per la maggiore difficoltà incontrata dall'organo a effettuare scambi gassosi tra aria respirata e vasi sanguigni. Può venire scatenata da una reazione immunitaria incontrollata (come nel caso della forma interstiziale), oppure essere conseguente a esposizione professionale a sostanze irritanti, che vengono inalate sotto forma di fibre e polveri: amianto (asbestosi), quarzo cristallino (silicosi), berillio (berilliosi). Le particelle solide di diametro ridotto si depositano nel parenchima polmonare provocando una reazione infiammatoria cronica. In certi casi può insorgere un'insufficienza respiratoria tale da richiedere la somministrazione prolungata di ossigeno.

FIC test

Accertamento diagnostico importante per lo studio di un paziente affetto da disfunzione erettile. Si effettua iniettando direttamente nel pene una dose di prostaglandina E1 stabilita in base all'età del paziente, quindi annotando entro quanto tempo compare un'erezione completa e la rispettiva durata. Se l'erezione compare entro 10-15 minuti e dura almeno mezz'ora si possono escludere malattie a carico della circolazione del pene. Tempi più lunghi (30 minuti o più) possono indicare la presenza di un problema a carico delle arterie del pene, mentre se l'erezione avviene rapidamente (10 minuti) e cessa altrettanto velocemente (10 minuti), allora la causa della disfunzione è legata ad alterazioni del meccanismo di controllo venoso del pene. In alcuni casi il FIC test è seguito da una condizione di erezione persistente (priapismo) che il medico che effettua il test deve risolvere praticando un'iniezione alla base del pene per aspirare una minima quantità di sangue, oppure iniettando nell'organo un apposito farmaco.

Figlu test

Indagine che permette di misurare i livelli urinari dell'acido formiminoglutammico (in sigla FIGLU), un catabolita dell'aminoacido istidina. L'istidina viene somministrata per via orale e in caso di carenza di acido folico (detto anche vitamina B12) si accumula nell'organismo, mentre a essere eliminato nelle urine in quantità eccessiva è il suo metabolita intermedio. Tale reperto abnorme è quindi indice di deficit di acido folico, che a sua volta si riscontra nelle anemie megaloblastiche, nelle sferocitosi ereditarie e in corso di gravidanza.

Filariasi

Infestazione da parassiti del genere Filaria, nematodi lunghi e sottili che possono insediarsi nel tessuto sottocutaneo e nel sistema linfatico. Vettori della malattia, diffusa nei Paesi tropicali e subtropicali, sono gli insetti e in particolare alcune specie di zanzare (Culex, Aedes, Anopheles), nel cui corpo le filarie di dimensioni microscopiche raggiungono lo stadio larvale nel giro di 8-14 giorni. Le larve, una volta inoculate nell'uomo, si stabiliscono nei condotti linfatici e nei linfonodi, dove creano un'ostruzione via via che si trasformano in vermi adulti. Le manifestazioni cui tali parassiti danno luogo possono essere più spiccate nei viaggiatori rispetto ai residenti, che in alcuni casi non avvertono alcun disturbo. Il sintomo più frequente è la febbre con brividi, cui si associano infiammazione dei linfonodi ed edemi localizzati agli arti e ai genitali, destinati a regredire in modo spontaneo dopo 7-10 giorni. Il quadro clinico può essere complicato dall'insorgenza di flebiti e tromboflebiti. La forma che colpisce i viaggiatori in genere è caratterizzata da dolori ai linfonodi, edema dei genitali, a volte orticaria. La terapia della filariasi non sempre è in grado di eliminare del tutto i parassiti. In caso di edemi molto invalidanti si può intervenire chirurgicamente per ridurre la pressione che l'accumulo di liquidi esercita sulle estremità.

Filo interdentale

Filo di seta, nylon o fibra sintetica, utilizzato per rimuovere i residui di cibo dagli spazi tra i denti il suo utilizzo regolare, dopo la pulizia con spazzolino e dentifricio, si è dimostrato una strategia efficace nella prevenzione della carie.

Filtri antisolari

Componenti di creme e gel la cui funzione è di proteggere la cute dai possibili danni provocati dall'esposizione prolungata alle radiazioni solari. In genere i prodotti contenenti tali sostanze vengono classificati in base a un ""indice di protezione"" più o meno elevato, che sta a indicare la capacità del filtro di schermare i raggi ultravioletti a un indice basso corrisponde una minore protezione.

Fimosi

Condizione caratterizzata da un restringimento del prepuzio con conseguente impossibilità a scoprire il glande, come invece accade normalmente in presenza di un prepuzio sottile ed elastico. Causa problemi sia della minzione sia dell'erezione e favorisce la comparsa di infiammazioni e infezioni. è più frequente nei bambini anche piccoli ma in alcuni casi può insorgere anche negli adulti, come conseguenza di fenomeni infettivi. è possibile prevenire la fimosi mantenendo il pene ben pulito e insegnando al bambino a scoprire il glande quando deve urinare. Nei casi di fimosi lieve il medico potrà consigliare la delicata esecuzione di manovre di retrazione del prepuzio e l'applicazione di particolari pomate medicate. Quando invece è particolarmente stretta è indispensabile ricorrere all'intervento chirurgico.

Finasteride

Farmaco indicato nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna per la sua capacità di ridurre il volume della prostata e promuovere il flusso urinario. Soltanto il 2 per cento dei soggetti trattati sviluppa disturbi della sfera sessuale. La scoperta che la stimolazione dei bulbi piliferi rappresenta un effetto collaterale della finasteride ha fatto sì che questo farmaco venga utilizzato anche nella cura dell'alopecia parziale.

Fiori di Bach

Nella medicina alternativa, insieme di 38 rimedi ricavati da fiori selvatici che prendono il nome dal loro scopritore, il batteriologo Edward Bach (1880-1936). Tali sostanze, diluite in soluzione alcolica e assunte per bocca in piccole quantità, ristabilirebbero l'equilibrio emotivo nei soggetti affetti da depressione, scarsa autostima, pessimismo, senso di solitudine e vari disagi psicologici. I rimedi sono divisi in sette gruppi specifici, uno per ogni tipo di malessere uno dei prodotti più popolari è il Rescue Remedy, rimedio universale formato da cinque componenti e utilizzato in caso di emergenza, per alleviare gli stati di panico e lo shock connesso a traumi fisici ed esperienze negative in genere.

Fisiologia

Branca della medicina che si occupa dei processi vitali normali degli esseri viventi. Suo scopo è quindi studiare la funzionalità dei gruppi di cellule variamente specializzati e dei diversi tessuti, organi e apparati in cui si svolgono attività indispensabili per la vita: digestione e assorbimento, assunzione di ossigeno ed eliminazione di anidride carbonica, escrezione delle scorie, distribuzione delle sostanze secrete in tutti i distretti corporei, riproduzione della specie, interazione tra i vari sistemi.