Sigla che indica l'acido para-aminobenzoico, una sostanza che si trova in associazione con le vitamine del complesso B e presente nelle uova, nella carne, nel latte e nei cereali. è una sostanza importante per la formazione di acido folico. Rappresenta inoltre un parametro per i di funzionalità del pancreas esocrino.
Tessuto del cuore specializzato nel determinare gli impulsi da cui prendono origine i battiti cardiaci, localizzato nell'atrio destro e chiamato nodo del seno. Il termine si riferisce anche a dispositivi elettronici artificiali che stimolano la funzione cardiaca, mantenendo regolare la pulsatilità del cuore e che possono essere applicati al paziente esternamente o internamente.
Malattia infiammatoria cronica che interessa i bronchi ed è caratterizzata da rigidità della loro parete. è spesso causata dalla sifilide e si manifesta con bronchiti ricorrenti.
Malattia caratterizzata da aumento dello spessore della cute o delle mucose, in particolare nella laringe, nel palato e nella vescica. Si tratta di una patologia congenita nelle forme cutanee, mentre è infiammatoria in quelle che interessano le mucose in alcuni casi può anche essere secondaria a mixedema.
Malattia infiammatoria della dura madre, una delle membrane che avvolgono il midollo spinale e l'encefalo (meningi). Le cause possono essere di natura infettiva o conseguenti a traumi. La pachimeningite si manifesta con cefalea, rigidità della nuca, ipertensione endocranica e può essere confusa con una meningite. La terapia richiede la decompressione chirurgica associata alla somministrazione di antibiotici.
Stato di infiammazione cronica della pleura, accompagnato dalla presenza di tessuto fibroso nello spazio che separa normalmente i foglietti pleurici, i quali risultano così aderenti. è causata da infezioni batteriche e si manifesta con difficoltà respiratoria, che tende ad aggravarsi fino a sfociare in una sindrome respiratoria restrittiva. La diagnosi avviene mediante radiografia e la terapia si avvale di antibiotici.
Infiammazione cronica della membrana che avvolge il testicolo (tunica vaginale), accompagnata talvolta da emorragia. A scatenare la pachivaginalite è quasi sempre un'infezione batterica e il disturbo è caratterizzato da dolore e tumefazione scrotale. La diagnosi è ecografica e il trattamento può essere sia chirurgico sia antibiotico.
Farmaco antitumorale impiegato nel trattamento del carcinoma ovarico avanzato e metastatizzato, in combinazione con il farmaco cisplatino.
Porzione esterna dell'orecchio costituita da una struttura in cartilagine elastica che ha la funzione di indirizzare le onde sonore verso il condotto acustico. Il padiglione auricolare è caratterizzato da rilievi alternati a incavi, secondo un disegno tipico per ciascun individuo. Dall'esterno all'interno si notano due grandi curve, dette rispettivamente elice e antelice, due tubercoli (il trago e l'antitrago), una fossa auricolare (da cui origina il meato acustico esterno, che continua nel condotto uditivo) e infine il lobo, privo di cartilagine.
Il palato è una struttura che separa l'orofaringe dal rinofaringe e può quindi essere considerato sia il ""soffitto"" della bocca sia il ""pavimento"" delle cavità nasali. La parte anteriore prende il nome di palato duro ed è formata dall'osso mascellare, ricoperto in basso dalla mucosa orale e in alto da epitelio ciliato. La parte posteriore invece è detta palato molle ed è costituita da un lembo di muscolo, rivestito di mucosa su entrambi i lati. Il palato molle ha la caratteristica di essere mobile e per questo è essenziale per la corretta deglutizione, in quanto comprimendo la faringe blocca l'accesso del bolo alle vie respiratorie.
Ripetizione involontaria, rapida e continua della medesima frase o parola. Tale disturbo segnala spesso una patologia organica cerebrale.
Disturbo del linguaggio caratterizzato dalla ripetizione di una stessa sillaba all'interno di una parola, come avviene nel caso della balbuzie.
Sensibilità dell'organismo - in particolare dello scheletro - alle vibrazioni. La percezione da parte dello scheletro delle vibrazioni emesse da un diapason consente di valutare, nell'ambito di un esame neurologico, la presenza di eventuali lesioni delle terminazioni nervose.
Lembo di cute mobile che ricopre il bulbo oculare. Ogni occhio è dotato di una palpebra superiore (più ampia e mobile) e di una inferiore, separate dalla rima palpebrale quest'ultima è anche la sede delle ciglia. La superficie interna è costituita dalla congiuntiva. Le palpebre svolgono una funzione principalmente protettiva, grazie a un riflesso involontario che ne consente la chiusura in presenza di corpi estranei diretti verso l'occhio il loro movimento inoltre fa in modo che la superficie del bulbo sia sempre correttamente umidificata.
Percezione fisica del battito del cuore, che può essere fisiologica o patologica. Nel primo caso è conseguente a sforzi fisici intensi o forti emozioni. Se però si manifesta in situazioni normali può essere il sintomo di una patologia (in genere cardiaca ma anche psicologica) e va segnalata al medico, che valuterà il quadro clinico e prescriverà, se necessari, i relativi esami di approfondimento.
Infiammazione che colpisce le arterie di piccolo e medio calibro, provocando lesioni diffuse e causando la necrosi dei tessuti. Le ripercussioni sull'organismo sono più o meno gravi e relative all'area interessata: la panarterite (o poliarterite) nodosa, per esempio, è una forma di panarterite che interessa rene, intestino e fegato.
Infiammazione che colpisce le tre principali strutture del cuore (pericardio, miocardio ed endocardio) nello stesso momento. è spesso di origine reumatica e si manifesta con innalzamento della temperatura corporea, dispnea ed edema. Viene individuata dal tracciato elettrocardiografico, che presenta alterazioni caratteristiche. La terapia si basa su corticosteroidi e antibiotici.
Il termine indica genericamente una condizione patologica caratterizzata dalla diminuzione delle cellule del sangue. Può essere congenita, come nel caso dell'anemia di Fanconi, oppure correlata a specifiche malattie o trattamenti.
Ghiandola posizionata nella parte sinistra dell'addome, dietro lo stomaco. La forma è allungata e la parte detta testa è a contatto con il duodeno, mentre la coda si trova in prossimità della milza. Il pancreas è un organo costituito da due tipi di tessuto ghiandolare, endocrino ed esocrino. Il pancreas esocrino secerne una sostanza detta succo pancreatico, ricca di enzimi digestivi che, una volta raggiunto il duodeno, consentono di portare a termine il processo digestivo. Il succo giunge al duodeno attraverso il dotto pancreatico principale (dotto di Wirsung) e un secondo dotto detto di Santorini la sua composizione e la quantità secreta variano in relazione al tipo di cibo ingerito. Il pancreas endocrino invece è rappresentato da una porzione circoscritta dell'organo ed è costituito da cellule riunite in piccoli gruppi (le isole di Langerhans) che sintetizzano ormoni fondamentali per le funzioni dell'organismo, quali insulina, glucagone, paratormone, somatostatina e gastrina. Tali ormoni partecipano al processo digestivo e regolano il metabolismo dei carboidrati e l'assorbimento delle sostanze ricavate dalla digestione degli alimenti.
Asportazione totale o parziale del pancreas, eseguita in presenza di tumori o in casi particolarmente gravi di pancreatite acuta. La rimozione dell'intero organo implica la perdita sia degli enzimi digestivi sia degli ormoni che secerne, i quali dovranno essere assunti dal paziente prima dei pasti.