Sigla utilizzata per indicare la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, un enzima presente nei globuli rossi in grado di creare il glutatione ridotto, importante per prevenire l'ossidazione dell'emoglobina. La carenza di G6PD è la conseguenza di un carattere ereditario recessivo collegato al cromosoma X e provoca una patologia specifica denominata anemia emolitica. La causa scatenante è l'assunzione di farmaci ossidanti o particolari alimenti (fave), in seguito alla quale si manifestano febbre, vomito, emorragie cutanee e urine scure. Non è disponibile alcuna terapia e quindi i pazienti che ne sono affetti devono evitare il contatto con questo tipo di farmaci e con le fave.
Struttura anatomica che racchiude e protegge gli organi presenti nel torace, ovvero i polmoni, il cuore e i grossi vasi arteriosi e venosi. è composta dallo sterno e della colonna vertebrale (le cosiddette vertebre toraciche), collegate tra loro dalle coste mediante tessuto cartilagineo che ne consente la dilatazione, necessaria per accompagnare l'inspirazione e l'espirazione.
Sostanza che stimola la produzione del latte materno e la relativa secrezione.
Cisti situata all'interno della mammella e provocata dall'occlusione dei dotti galattofori, che normalmente permettono la fuoriuscita del latte materno.
Infiammazione che colpisce i dotti galattofori, attraverso cui viene secreto il latte.
Meccanismo che fissa il galattosio nei tessuti e che caratterizza una patologia conosciuta come galattosemia.
Condizione patologica in cui la secrezione di prolattina continua anche dopo il periodo dell'allattamento, con conseguente produzione di latte. Colpisce in genere le donne ma può interessare anche gli uomini. La galattorrea è causata da squilibri del sistema endocrino (ipotiroidismo) o da alcuni farmaci (per esempio gli antipsicotici). La terapia è in genere ormonale o farmacologica ed è volta a contrastare la secrezione di prolattina.
Incapacità dell'organismo di sintetizzare il glucosio a partire dal galattosio. La galattosemia è un'anomalia metabolica ereditaria causata dall'assenza di galattosio-1-fosfato-uridiltransferasi, l'enzima deputato alla conversione del galattosio, e viene trasmessa come carattere ereditario autosomico recessivo. La malattia si manifesta con cataratta, vomito e diarrea se non viene curata è responsabile di ritardo mentale e della crescita. Può essere diagnosticata durante la gravidanza mediante l'amniocentesi, oppure con un test delle urine del neonato. è necessario eliminare dalla dieta del bambino qualsiasi alimento che contenga lattosio o galattosio.
Zucchero monosaccaride derivato dall'idrolisi enzimatica del lattosio. Assorbito nell'apparato digerente, viene convertito in glucosio all'interno del fegato.
Accumulo di galattosio nelle urine a causa dell'incapacità dell'organismo di metabolizzarlo (galattosemia).
Radiografia dei grossi vasi sanguigni o delle camere cardiache (atri e ventricoli), volta a monitorarne l'anatomia e il funzionamento. Prevede l'iniezione di un mezzo di contrasto che emette raggi gamma.
Scintigrafia eseguita per studiare malformazioni vascolari o masse anomale all'interno del cervello. Al paziente viene iniettato una sostanza radioattiva che emette raggi gamma accumulo e distribuzione negli emisferi cerebrali vengono poi rilevati per mezzo di specifiche apparecchiature.
Enzima localizzato principalmente nelle cellule dei reni e del fegato. Alti valori di gamma-GT nel sangue sono associati a diverse patologie a carico di tali organi possono essere causati anche da alcuni farmaci o dall'alcol, sostanza alla quale l'enzima è particolarmente sensibile.
Proteina presente nel sangue in grado di legarsi a specifici antigeni (anticorpo). Maggiore è il numero di gammaglobuline ematiche, più alta è la capacità dell'organismo di resistere alle infezioni.
Incremento anomalo delle gammaglobuline presenti nel sangue, che si manifesta in alcune patologie. Alcune forme non richiedono trattamento, mentre altre possono progressivamente degenerare in neoplasie maligne (è il caso del mieloma multiplo) e vanno quindi tenute sotto controllo.
Strutture formate da aggregati di cellule nervose (neuroni) posizionate lungo midollo spinale e nervi cranici. Il loro compito è quello di fare da ""ponte"" tra le fibre nervose durante la trasmissione dei segnali.
Nell'anatomia del cervello, gruppi di neuroni posti alla base dell'encefalo e nella zona superiore del tronco encefalico. Sono deputati al controllo dei movimenti e per questo lesioni o patologie degenerative a loro carico comportano disturbi della coordinazione e tremori (gli esempi tipici sono la corea e la malattia di Parkinson).
Formazione anatomica tondeggiante di piccole dimensioni, dalle varie funzioni e localizzazioni, costituita principalmente da massa di tessuto nervoso (ganglio nervoso) o linfatico (linfonodo).
Tumore benigno che interessa le cellule dei gangli e le fibre nervose, a livello di cervelletto e ipotalamo. I soggetti colpiti sono in genere bambini e ragazzi in alcuni casi la neoplasia può evolvere in una forma maligna detta ganglioneuroblastoma.
Farmaci che bloccano le funzioni dei gangli della base, arrestando i riflessi motori e abbassando la pressione arteriosa. A causa dei numerosi effetti collaterali il loro impiego è oggi estremamente raro.