Il nervo laringeo è la struttura che rende possibile la trasmissione degli stimoli nervosi dalla laringe al cervello e viceversa. Svolge funzioni sia motorie sia sensitive e partecipa ai meccanismi della fonazione. è un nervo parasimpatico che origina dal decimo nervo cranico e si divide in superiore e inferiore, che innervano porzioni diverse della laringe.
Nervo principale dei muscoli flessori dell'avambraccio e della mano. Prende origine nel plesso brachiale e decorre in profondità nel braccio giungendo fino al gomito e poi all'avambraccio e alle dita.
Nervo responsabile dei movimenti dell'occhio, insieme con i nervi trocleare e abducente. Esso innerva i muscoli che regolano la contrazione della pupilla e quelli responsabili del meccanismo dell'accomodazione. La sua lesione provoca la dilatazione della pupilla e la deviazione laterale del bulbo oculare.
Primo nervo cranico deputato al senso dell'odorato. Il nervo olfattivo è costituito da circa venti fasci nervosi e dieci milioni di recettori olfattivi questi ultimi hanno origine nella parte superiore delle cavità nasali detta epitelio olfattivo. Attraverso l'osso etmoide del cranio i fasci nervosi si riuniscono nei bulbi olfattivi.
Nervo che trasmette al cervello le informazioni raccolte dalla retina. Ciascun occhio è dotato di un proprio nervo ottico, che origina dagli assoni di specifiche cellule nervose della retina dette gangliari. Gli assoni convergono nella cosiddetta papilla ottica del bulbo e da qui raggiungono il chiasma ottico, dove termina il nervo. Nervo e chiasma ottico possono essere colpiti da lesioni di varia natura, che comportano alterazioni del campo visivo.
Nervo con funzioni motorie e sensitive che origina dal plesso brachiale e, passando dall'omero, giunge a innervare l'arto superiore fino al gomito. Lungo questo tragitto dà vita a otto ramificazioni, sei muscolari e due cutanee, che innervano le strutture del braccio e della mano (pelle e muscoli estensori). Al di sotto del gomito, il nervo radiale si divide in due rami detti muscolare (o profondo) e cutaneo (o superficiale).
l nervo sciatico (detto anche ischiatico) è il più lungo del corpo umano e scorre dall'articolazione sacroiliaca al piede. Origina dai nervi spinali del plesso sacrale, percorre un lungo tratto parallelo al femore e, giunto a livello del ginocchio, si divide in tibiale e peroneo comune, che innervano le strutture anatomiche e i tessuti di gamba e piede. Il nervo sciatico svolge importanti funzioni sensitive e motorie e può essere soggetto a infiammazioni o lesioni che si manifestano con formicolii diffusi o blocco dei muscoli innervati e conseguenti difficoltà di movimento.
E' il quinto nervo cranico e quello di maggiori dimensioni. Si suddivide in tre rami distinti che prendono il nome di nervo oftalmico, mascellare e mandibolare. Il trigemino svolge importanti funzioni motorie e sensitive, responsabili per esempio della fonazione, della masticazione e della sensibilità di viso e denti.
Detto anche nervo patetico, il nervo trocleare è il quarto nervo cranico. Origina dal mesencefalo e attraversa la parete laterale del seno cavernoso, giungendo a innervare il muscolo obliquo superiore dell'occhio.
Fascio di fibre nervose con funzioni sia sensitive sia motorie che scorre lungo il braccio. Si origina dal plesso brachiale e, in particolare, agisce sui muscoli responsabili del movimento delle dita e trasmette gli stimoli nervosi percepiti dall'anulare e dal mignolo.
Decimo nervo cranico, nervo misto che origina dalla superficie laterale del midollo allungato. Esce dal cranio attraverso il peduncolo giugulare, attraversa il collo e il torace e raggiunge l'addome. Fornisce fibre sensoriali a orecchio, lingua, faringe e laringe, fibre motorie a faringe, laringe ed esofago, e fibre parasimpatiche e viscerali ai visceri del torace e dell'addome.
Termine che indica encefalo e midollo spinale, strutture anatomiche unite tra loro e collegate con le aree periferiche dell'organismo tramite i nervi cranici e i nervi spinali. Il neurasse è il fulcro del sistema nervoso centrale.
Tumore di tipo benigno che colpisce i nervi cranici, i nervi spinali e le radici nervose viene anche detto schwannoma in quanto origina dalla membrana di Schwann, una guaina che riveste il nervo. Il tipo più diffuso è il neurinoma del nervo acustico.
Tumore, generalmente benigno, che nasce da particolari cellule che si trovano sulla guaina di rivestimento della mielina delle fibre nervose più grandi, le cellule di Schwann. Interessa la porzione vestibolare del nervo acustico all'interno del meato acustico interno. Il neurinoma si manifesta con riduzione della capacità uditiva (ipoacusia), disturbi dell'equilibrio, dolore o paresi facciale e acufeni. La diagnosi viene effettuata mediante audiometria, potenziali evocati del tronco cerebrale, TAC e RMN la terapia è chirurgica e prevede l'asportazione.
Classe di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, inducendo un'azione stimolante. Si dividono in timoanalettici, ad azione antidepressiva, e nooanalettici, che aumentano la vigilanza innalzando la soglia dell'attenzione e della concentrazione.
Tumore maligno che origina dalla midollare del surrene ma che può tuttavia svilupparsi anche in altre sedi, per esempio retroperitoneo, mediastino e cervello. Colpisce in genere bambini di età inferiore ai cinque anni e si manifesta con perdita di peso e stanchezza se è del tipo ormone-secernente sono presenti anche diarrea, aumento della pressione arteriosa ed eritemi. Il trattamento può essere chirurgico, radioterapico o chemioterapico, ma le probabilità di guarigione sono legate alla malignità e alla presenza di metastasi più o meno diffuse.
Branca della chirurgia che si occupa del trattamento di patologie a carico del sistema nervoso centrale, periferico e di quello autonomo (per esempio tumori e aneurismi) o di anomalie congenite del sistema nervoso centrale quali l'idrocefalo e la spina bifida. La neurochirurgia può intervenire inoltre nella terapia del dolore non trattabile con farmaci.
Chirurgo specialista nel trattamento di patologie del cervello e del midollo spinale.
Malattia cutanea che si manifesta con eczemi e pelle spessa e scura, localizzata generalmente nelle aree di nuca, polsi e gomiti. E' causata dal continuo grattamento della cute, di origine in genere psicologica.
Dette anche neurodermatosi o sindromi neurocutanee sono malattie che fanno parte di un più vasto gruppi di sindromi geneticamente determinate dette genodermatosi. Nel caso delle neuroectodermatosi è impossibile porre diagnosi prescindendo dall'osservazione dermatologica. La definizione di