Sostanza o materiale che ostacola il passaggio dei raggi X o di altre radiazioni negli esami radiologici consente di visualizzare organi cavi come esofago, stomaco, intestino e vescica, ma anche le strutture dell'apparato cardiovascolare. La somministrazione avviene per vie naturali ma anche tramite infusione in questo caso vengono utilizzate sostanze che a volte causano gravi intolleranze.
Tecnica radiodiagnostica che consente la visualizzazione di organi o apparati mediante appositi apparecchi a raggi X. è un esame meno preciso della radiografia ma può essere utilizzato come primo approccio diagnostico e per verificare la funzionalità degli organi.
Impiego a scopo terapeutico delle radiazioni ionizzanti (raggi X, alfa, beta e gamma). Gli effetti sono strettamente collegati al grado di assorbimento da parte dei tessuti e alle reazioni che si innescano a livello cellulare e molecolare (radiosensibilità): la radioterapia infatti interferisce con la replicazione cellulare, ritardandola oppure inibendola del tutto. La radiosensibilità è in genere minore per le cellule già mature e che hanno concluso il ciclo riproduttivo. Tale approccio terapeutico è molto utilizzato in oncologia, spesso associato a chirurgia e chemioterapia in particolare sono state realizzate apparecchiature che garantiscono sicurezza e precisione di dosaggio delle radiazioni, per cui è possibile studiare un trattamento specifico che tenga conto di sede, estensione e tipo di tumore, riducendo notevolmente gli effetti collaterali.
Tipo di radioterapia che prevede l'utilizzo di fosforo e iodio radioattivi (isotopi a emissione gamma o beta). Tali isotopi sono caratterizzati da un ristretto raggio d'azione all'interno del quale liberano grandi quantità di energia, e vengono sfruttati per circoscrivere il trattamento radioterapico al solo tessuto malato. Si tratta di una tecnica che si è sviluppata di recente in particolare per la cura dei tumori dell'apparato genitale femminile e viene praticata unicamente in strutture specializzate.
Sostanza o materiale che non ostacola il passaggio dei raggi X. Tale proprietà consente di visualizzare su una pellicola radiografica l'immagine di un organo o di una struttura anatomica.
Patologia infettiva che colpisce le vie respiratorie (naso, seni paranasali, gola, laringe) e si estende spesso a trachea e bronchi. In genere il raffreddore è causato da virus, per esempio rhinovirus, adenovirus e Coxsackievirus il primo di essi è responsabile di circa il 50 per cento delle affezioni. Una volta contratto l'agente patogeno, l'incubazione è di un paio di giorni in seguito ai quali si manifestano malessere, mal di testa, tosse, starnuti e abbondanti secrezioni nasali. Il decorso varia dai 4 ai 10 giorni, durante i quali occorre rimanere a riposo. La terapia è sintomatica, in quanto l'azione del virus regredisce spontaneamente in genere sono d'aiuto i suffumigi, mentre va limitato l'impiego dei decongestionanti nasali, che possono irritare le mucose.
Lesione della pelle particolarmente dolorosa che interessa le aree in prossimità di orifizi o pieghe, per esempio labbra, ano e capezzoli.
Tipo di radiazioni fotoniche emesse da elementi radioattivi. I raggi gamma sono molto veloci e in grado di penetrare in profondità, per questo vengono sfruttati in medicina a scopo diagnostico e terapeutico.
Onde elettromagnetiche dette anche raggi Roentgen dal nome del fisico tedesco che li scoprì alla fine dell'Ottocento. I raggi X sono in grado di attraversare gli oggetti più o meno completamente, in relazione alla lunghezza d'onda nonché alla densità dell'oggetto stesso. In medicina trovano impiego nell'ambito di procedure diagnostiche (radiologia e radioscopia) e terapeutiche (radioterapia), che sfruttano il loro potere di penetrazione e modificazione della materia.
Elemento essenziale alla vita umana e presente nell’organismo in combinazione con diverse proteine. È presente nelle lenticchie, nel miele, nel salmone e in diversi tipi di frutta secca il fabbisogno giornaliero per un individuo adulto è di 1,2 mg.
Suono emesso dal polmone e percepito all'auscultazione simile a quello di una bolla d'aria che scoppia. è un segno tipico di patologie polmonari caratterizzate da infiltrati a livello dei bronchi.
Termine utilizzato in psichiatria per descrivere un'azione violenta, fisica o verbale, che il soggetto compie all'improvviso e spesso senza che vi siano reali cause scatenanti. è in genere il segno di un disturbo psichico e può essere di tipo emotivo, isterico o motorio.
Procedura per cui una cavità dell'organismo viene raschiata per mezzo di un apposito strumento o sottoposta a suzione con cannula allo scopo di rimuoverne uno strato. Nel linguaggio corrente, il termine si riferisce al raschiamento uterino, metodo per evacuare il contenuto dell'utero mediante aspirazione con cannula. Il raschiamento uterino viene utilizzato più frequentemente nell'aborto elettivo al terzo trimestre o per il trattamento di aborti incompleti.
Termine utilizzato in dermatologia per indicare un'improvvisa eruzione cutanea o un arrossamento della pelle dovuto a un repentino afflusso di sangue. Entrambe le manifestazioni sono di breve durata e sono in genere la prima fase di specifiche patologie, per esempio varicella o meningite.
Procedura diagnostica che consente di testare numerosi allergeni attraverso il dosaggio ematico degli anticorpi di tipo IgE. Viene eseguito su un campione di sangue e i risultati devono essere analizzati alla luce della storia clinica del paziente e confrontati con ulteriori prove allergometriche cutanee.
Disturbo che si manifesta in presenza di influenza, raffreddore o infiammazioni delle vie aeree, ma anche in soggetti fumatori o che utilizzano molto la voce (per esempio gli insegnanti). è caratterizzato da abbassamento di voce e irritazione della laringe, che rendono estremamente dolorosa la fonazione. La terapia deve essere indirizzata alla patologia alla base, ma è comunque possibile intervenire per alleviare i sintomi più fastidiosi, per esempio mediante inalazioni o con sciroppi emollienti, mentre per i tabagisti l'unica soluzione è smettere di fumare.
Manifestazione di un'allergia, il risultato di una condizione di estrema sensibilità a sostanze che per la maggior parte degli individui sono invece del tutto innocue. Quando tali sostanze (dette allergeni) entrano in contatto con l'organismo, il sistema immunitario reagisce riconoscendole come estranee e produce anticorpi che innescano una reazione più o meno intensa, a seconda del grado di sensibilità del soggetto.
Disciplina olistica basata sul principio per cui la consapevolezza è parte integrante di un percorso di autoguarigione guidato dal singolo individuo. Secondo la teoria del rebirthing (dall'inglese ""rinascita"") le prime emozioni, in particolare quelle al momento della nascita, hanno un'enorme importanza nello sviluppo della personalità, anche se il soggetto non è in grado di ricordarle. Il metodo terapeutico che questa disciplina propone si basa sulla cosiddetta ""respirazione consapevole"", che consente il rilascio delle tensioni e il superamento di paure inconsce in pensieri e azioni costruttive.
Strutture di natura proteica localizzate sulla superficie delle cellule che sono in grado di legare in maniera specifica una certa molecola, detta ligando. Possibili ligandi sono gli ormoni, i neurotarsmettitori, i fattori di crescita. Il legame tra il recettore e il proprio ligando innesca una catena di reazioni che terminano in una precisa risposta della cellula.
Recettori presenti sulle superficie delle cellule del tessuto ghiandolare gastrico che sono in grado di legare l'istamina. Il legame tra i recettori e l'istamina provoca la secrezione di acido cloridrico che, nel meccanismo della digestione, ha lo scopo di favorire l'azione dell'enzima pepsina. In caso di ipersecrezione acida (gastrite, duodenite), alcuni farmaci come la cimetidina sono in grado di bloccare l'azione dei recettori H2.