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Salute dalla A alla Z

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Rinolalia

Disturbo caratterizzato da un timbro di voce ""nasale"", molto simile a quello di una persona raffreddata. Può essere causata da polipi nasali, deviazioni del setto nasale o da un ingrossamento delle adenoidi. La forma cosiddetta aperta invece si manifesta nel quadro di patologie quali il labbro leporino o quando è presente una paralisi della parte mobile del palato.

Rinoplastica

Operazione di chirurgica plastica correttiva che interviene su malformazioni anatomiche (per esempio deviazioni del setto) o su anomalie dei tessuti del naso. Talvolta può trattarsi di una semplice correzione estetica, mentre in presenza di degenerazioni ossee o cartilaginee occorre eseguite un innesto di frammenti di tessuto prelevati dalla cresta iliaca o dalla tibia del paziente.

Rinorrea

Disturbo caratterizzato da secrezione nasale mucopurulenta, che si manifesta tipicamente nel quadro della rinite acuta. La rinorrea cerebrospinale è invece una conseguenza della frattura cranica con rottura delle meningi, in cui si assiste alla fuoriuscita di liquor dal naso.

Rinoscopia

Tecnica diagnostica fondamentale in otorinolaringoiatria, che consente la visualizzazione della parte interna del naso fino alla gola nel corso della rinoscopia possono inoltre essere prelevati frammenti di tessuto per l'esame istologico. Di norma viene eseguita mediante un apposito speculo dotato di un divaricatore, ma può avvalersi anche di un endoscopio che viene introdotto attraverso la narice.

Riproduzione

Insieme di processi fisiologici grazie ai quali gli esseri viventi danno vita a nuovi individui della medesima specie. Può essere di tipo asessuato, caratteristico degli organismi unicellulari (per esempio batteri o protozoi), in cui ogni individuo ne genera un altro geneticamente identico o di tipo sessuato. La riproduzione sessuata, tipica degli organismi pluricellulari, si verifica mediante la fusione di due cellule specializzate, dette gameti, mediante il processo di fecondazione. I gameti sono prodotti negli apparati riproduttori di individui di sesso opposto. Nell'uomo, l'apparato riproduttivo del maschio si compone di testicoli, vie spermatiche e pene, mentre quello della donna è costituito dalle ovaie, dall'utero e dalla vagina.

Risposta immunitaria

Sviluppo da parte del sistema immunitario di una risposta specifica nei confronti di un antigene. La risposta immunitaria può essere di due tipi: innata, quando coinvolge i meccanismi più primitivi e meno specifici, oppure specifica, quando si ha la produzione di anticorpi oppure l'attivazione di cellule diretti in maniera specifica contro un determinato antigene. A seconda che il sistema immunitario abbia incontrato l'antigene per la prima volta o meno, si parla di risposta primaria oppure secondaria. In quest'ultimo caso la risposta è più veloce ed efficace, in quanto è già presente una specifica memoria immunologica verso l'antigene in questione.

Ritardo nella deambulazione

Il cosiddetto ritardo nella deambulazione è un disturbo che si manifesta in genere attorno ai sedici mesi di età e caratterizzato da difficoltà a coordinare i movimenti che consentono di camminare. Può essere causato da anomalie dello sviluppo osseo o muscolare ma può anche essere l'espressione di un deficit delle funzioni cerebrali.

Ritenzione testicolare

Patologia caratterizzata dalla permanenza nell'addome di uno o di entrambi i testicoli. Tale condizione può essere causa di infertilità o tumori in età adulta e viene in genere diagnosticata durante l'infanzia viene risolta con una terapia ormonale che stimoli la discesa e il corretto sviluppo del testicolo oppure mediante intervento chirurgico (orchiopessia) che consente di mantenere l'organo in posizione.

Ritenzione urinaria

Condizione caratterizzata dalla presenza di un normale stimolo urinario accompagnato dall'impossibilità di svuotare la vescica. è in genere dovuto a una ostruzione dell'uretra dovuta a cause differenti, per esempio calcoli, tumori o, nell'uomo, ingrossamento della prostata talvolta la ritenzione urinaria può far parte del quadro clinico di patologie neurologiche. Richiede un intervento abbastanza rapido in quanto possono insorgere danni ai reni e prevede l'inserimento di un catetere vescicale cui fa seguito, ove possibile, il trattamento della causa scatenante.

Ritmo cardiaco

Espressione della normale attività del cuore. Viene detto anche ritmo sinusale in quanto nasce dal nodo senoatriale, il gruppo di cellule che innesca l'impulso elettrico all'origine delle contrazioni cardiache. Il ritmo varia in relazione alla frequenza respiratoria e alle diverse attività dell'organismo, aumentando per esempio in caso di sforzi fisici. Le irregolarità del ritmo vengono dette aritmie.

Ritmo circadiano

Il ritmo circadiano è un delicato insieme di meccanismi biologici che si ripetono ogni 24 ore, e per questo viene detto anche orologio biologico. I ritmi circadiani dell'organismo agiscono su varie funzioni e possono essere schematizzati con una doppia curva che, a partire da un valore intermedio fisso, cresce fino a un livello massimo e poi scende a uno minimo: è il caso per esempio della temperatura corporea (che varia di uno o due gradi in più o in meno) e dell'attività endocrina. Essi intervengono infatti sull'asse ipotalamo-ipofisi-ghiandole surrenali e regolano la secrezione di alcuni ormoni quali l'idrocortisone (alto al mattino e basso durante la notte). Tale equilibrio può essere compromesso da condizioni esterne, per esempio un cambio di fuso orario, la cosiddetta sindrome da jet lag, oppure da alterazioni dell'area cerebrale preposta al controllo di queste funzioni.

RMN

Sigla indicante la risonanza magnetica nucleare, una metodica diagnostica che consente di visualizzare parti interne del corpo attraverso l'applicazione di un campo magnetico esterno, a cui i diversi organi e tessuti rispondono emettendo diversi tipi di onde. L'esame è effettuato introducendo il corpo del paziente in un apparecchio cilindrico che genera il campo magnetico e rileva le onde emesse dai nuclei d'idrogeno di alcune molecole di organi e tessuti. I segnali vengono poi elaborati al computer, che ricostruisce le immagini delle strutture interne.

RNA

Sigla indicante l'acido ribonucleico: un acido nucleico come il DNA, dal quale differisce perché contiene lo zucchero ribosio al posto del deossiribosio e la base azotata uracile al posto della timina. Partecipa ai processi nucleari e cellulari con cui l'informazione genetica contenuta nel Dna viene tradotta in proteine. In particolare, esistono tre di tipi differenti di Rna, ciascuno con una funzione ben precisa nell'ambito di questi processi. L'Rna messaggero contiene l'informazione precisa per la sintesi delle proteine, l'Rna ribosomale partecipa alla costituzione dei ribosomi, gli organuli cellulari in cui avviene la produzione di proteine, mentre l'Rna di trasferimento porta ai ribosomi gli amminoacidi di cui dovranno essere costituite le proteine.

Rodopsina

Proteina detta anche porpora visiva che si trova nei bastoncelli della retina e che si modifica quando viene colpita dalle radiazioni luminose, passando dal porpora al giallo. In questo modo segnala al bastoncello la presenza di luce e ne attiva le funzioni.

Ronco

Termine generico impiegato per descrivere un rumore avvertito al passaggio dell'aria nei polmoni. è causato in genere dalla presenza di liquidi o catarro all'interno dei bronchi.

Rosacea

Detta anche acne rosacea, è una patologia dermatologica che colpisce il naso, la fronte e le guance le cause sono sconosciute e il decorso è progressivo. L'esordio avviene in età adulta (in genere verso i cinquant'anni) ed è caratterizzato da macchie eritematose conseguenti alla dilatazione dei capillari, cui fanno seguito teleangectasie e pustole simili a quelle dell'acne si assiste anche a un aumento delle dimensioni delle ghiandole sebacee e, nei casi particolarmente gravi, insorge un rinofima. L'evoluzione della rosacea può essere tenuta sotto controllo mediante tetracicline, ma non esistono trattamenti risolutivi.

Rosario rachitico

Segno caratteristico del rachitismo caratterizzato da piccoli rilievi sul torace (che ricordano i grani di un rosario), in corrispondenza del punto di inserzione tra lo sterno e la cartilagine delle coste.

Roseola

Eruzione cutanea caratterizzata da macchie rosate di piccole dimensioni può essere accompagnata da prurito e da processi di esfoliazione. La roseola può essere il segno di malattie infettive in corso, per esempio la rosolia, il colera o il tifo.

Rosolia

Malattia infettiva e contagiosa compresa tra le cosiddette malattie esantematiche e molto frequente tra i bambini e gli adolescenti. è causata da un virus del genere Rubivirus che si trasmette attraverso le microscopiche goccioline emesse da un malato con la tosse o gli starnuti. L'incubazione è normalmente di un paio di settimane, a seguito delle quali compaiono la febbre (in genere non alta), un ingrossamento delle ghiandole linfatiche sulla nuca e dietro le orecchie e, dopo qualche giorno, il caratteristico esantema. Quest'ultimo si manifesta con piccole macchiette rosa che dal viso si estendono al tronco, alle braccia e agli arti inferiori e scompaiono nell'arco di qualche giorno. Non sono necessarie terapie specifiche e le complicazioni sono alquanto rare. In realtà il vero problema della rosolia è la possibilità che venga contratta da una donna nel primo trimestre di gravidanza, in quanto la presenza del virus determina spesso un'infezione embrionale con gravi ripercussioni sul feto (sordità, danni cardiaci e cataratta) e frequente aborto spontaneo. Tali rischi diminuiscono leggermente se l'infezione avviene nel secondo trimestre di gravidanza. Per questo la vaccinazione è raccomandata per tutte le bambine in età prepuberale.

Rotula

Osso di forma cilindrica che si trova nella parte anteriore dell'articolazione del ginocchio, inserita all'interno del tendine del quadricipite femorale la superficie posteriore è invece ricoperta di cartilagine. è una struttura delicata e può essere interessata da anomalie congenite di posizione che impediscono il corretto movimento del ginocchio in presenza di fratture occorre spesso intervenire chirurgicamente per ricostruire l'osso danneggiato.