Preparati che riuniscono diversi principi attivi allo scopo di ottenere un migliore effetto terapeutico. Ai farmaci di combinazione è tuttavia associato un rischio maggiore di effetti indesiderati.
Specialista abilitato alla vendita di farmaci e sostanze medicinali. Il farmacista inoltre può assemblare preparati galenici, ovvero prodotti realizzati per trattamenti specifici su indicazione del medico.
Specialista abilitato alla vendita di farmaci e sostanze medicinali. Il farmacista inoltre può assemblare preparati galenici, ovvero prodotti realizzati per trattamenti specifici su indicazione del medico.
Sostanza chimica in grado di intervenire sulle funzioni di un organo a scopo terapeutico o profilattico. I farmaci hanno sia un nome generico, che indica la sostanza medicinale (o principio attivo) su cui si basa, sia un nome commerciale, attribuito dalla casa farmaceutica che lo produce. I preparati galenici invece sono composti realizzati dal farmacista su indicazione del medico curante e specifici per un singolo caso. La somministrazione di un farmaco può avvenire per vie diverse (per esempio orale, rettale o intravenosa) in relazione alle proprietà terapeutiche e alla gravità della patologia da trattare. Quasi tutti i farmaci passano attraverso la placenta o vengono filtrati nel latte materno, quindi l'assunzione durante la gravidanza va strettamente monitorata. è importante attenersi alle dosi consigliate dal medico per evitare pericolosi fenomeni di sovradosaggio e occorre inoltre fare attenzione agli effetti collaterali e all'interazione con altre sostanze, che possono scatenare nell'organismo reazioni di vario tipo, anche molto gravi.
Sostanza chimica in grado di intervenire sulle funzioni di un organo a scopo terapeutico o profilattico. I farmaci hanno sia un nome generico, che indica la sostanza medicinale (o principio attivo) su cui si basa, sia un nome commerciale, attribuito dalla casa farmaceutica che lo produce. I preparati galenici invece sono composti realizzati dal farmacista su indicazione del medico curante e specifici per un singolo caso. La somministrazione di un farmaco può avvenire per vie diverse (per esempio orale, rettale o intravenosa) in relazione alle proprietà terapeutiche e alla gravità della patologia da trattare. Quasi tutti i farmaci passano attraverso la placenta o vengono filtrati nel latte materno, quindi l'assunzione durante la gravidanza va strettamente monitorata. è importante attenersi alle dosi consigliate dal medico per evitare pericolosi fenomeni di sovradosaggio e occorre inoltre fare attenzione agli effetti collaterali e all'interazione con altre sostanze, che possono scatenare nell'organismo reazioni di vario tipo, anche molto gravi.
Studio del comportamento dei farmaci all'interno dell'organismo in relazione a tempi e modalità di assorbimento, localizzazione nei tessuti, durata di azione e modalità di eliminazione.
Branca della farmacologia che studia l'azione svolta dai farmaci sull'organismo. Si occupa specificamente degli aspetti biochimici e fisiologici legati al profilo di una data sostanza, studiando le interazioni che avvengono tra il farmaco e l'organismo e le modificazioni conseguenti a queste interazioni.
Condizione che può manifestarsi in seguito alla sospensione di un trattamento farmacologico prolungato. Le reazioni fisiche e psichiche che ne conseguono assumono in alcuni soggetti le caratteristiche di una dipendenza (dolori, ansia, sudorazione, irritazione) e scompaiono con l'assunzione del farmaco. Le principali forme di farmacodipendenza sono quelle da ansiolitici, tranquillanti e psicostimolanti.
Studio delle sostanze farmaceutiche e dei loro effetti nell'organismo, allo scopo di individuare quelle in grado di svolgere funzioni terapeutiche.
Specialista in farmacologia. Studia l'azione, la sicurezza e l'efficacia terapeutica dei farmaci e le reazioni di organi e apparati.
Disturbo compulsivo che spinge il soggetto ad abusare di farmaci e medicamenti. è una patologia della sfera psichica.
e gli erbari, ovvero raccolte di campioni essiccati di e gli erbari, ovvero raccolte di campioni essiccati di
Controlli effettuati sui farmaci in commercio allo scopo di raccogliere, analizzare e rendere pubblici eventuali effetti collaterali non individuati nelle sperimentazioni preliminari.
Applicazione su una parte qualsiasi del corpo di fasce o bende di materiali vari. Il suo scopo è di proteggere la zona interessata, mantenere una medicazione a contatto con la cute, riavvicinare i margini di una ferita, immobilizzare un arto fratturato (fasciatura contenitiva), impedire la fuoriuscita di ernie o arrestare un'emorragia (fasciatura compressiva).
Contrazione involontaria di piccoli gruppi di fibre muscolari il movimento è in genere visibile sotto la cute. Episodi di fascicolazione protratti nel tempo sono il segno di lesioni neurologiche, in particolare ai neuroni motori (motoneuroni).
Genere di parassiti della classe dei trematodi, che hanno la forma di vermi piatti. Uno di essi, la Fasciola hepatica, si trova nel fegato degli erbivori e può talvolta infettare l'uomo.
Incisione della membrana che riveste un muscolo, un organo, un vaso o un nervo. è un'operazione che il chirurgo esegue per raggiungere i tessuti situati in profondità oppure allo scopo di decomprimere le strutture avvolte dalla membrana, per esempio in caso di fratture accompagnate da versamenti tali da impedire l'afflusso del sangue ai tessuti: in tali situazioni è in genere necessario un intervento d'urgenza.
Infiammazione più o meno intensa che interessa una fascia muscolare o tendinea. Una forma particolare di fascite è quella detta eosinofila, in cui accanto all'infiammazione si assiste anche all'aumento dei leucociti eosinofili e a indurimento (sclerosi) del tessuto sottocutaneo con gonfiore (edema) a mani e piedi. La fascite necrotizzante invece è una grave infezione dei tessuti molli che si diffonde rapidamente distruggendo le strutture interessate in assenza di un immediato trattamento (rimozione chirurgica) porta il paziente al decesso.
Conosciuto anche come TNF (dall'inglese Tumor Necrosis Factor), il fattore di necrosi tumorale è una sostanza che fa parte delle cosiddette citochine, molecole prodotte dalle cellule del sistema immunitario con le funzioni più disparate. In particolare il TNF è prodotto dai monociti, cellule immunocompetenti che fanno da precursori ai macrofagi, cellule con capacità fagocitica. La principale funzione del TNF sembra essere quella di provocare la necrosi delle cellule neoplastiche riconosciute dal sistema immunitario. Tuttavia, ad alte dosi, questa molecola può risultare tossica anche per le cellule dell'organismo, come avviene per esempio in certe malattie autoimmuni, come l'artrite reumatoide.
Proteina del sangue che consente l'adesione delle piastrine all'endotelio lesionato. La sua carenza nel plasma è tipica della malattia di von Willebrand.