Malformazione congenita caratterizzata dall'anomalo sviluppo delle ossa lunghe degli arti superiori o inferiori, che risultano prive del loro segmento prossimale. Ne consegue che mani o piedi si presentano attaccati al tronco tramite un breve moncherino, così da somigliare agli ""arti di foca"". Si tratta di una deformità rara, causata da un'alterazione dello sviluppo dell'embrione, da un difetto dell'emoglobina o, in tempi passati, dall'assunzione nei primi mesi di gestazione di sedativi contenenti talidomide.
Anioni dell'acido folico (detto anche vitamina B12) che contribuiscono alla produzione delle cellule ematiche, in particolare degli eritrociti (eritropoiesi). L'organismo umano ne contiene circa 5-20 mg, concentrati soprattutto a livello epatico. In caso di carenza si ha una particolare forma di anemia, quella megaloblastica: in questo caso è necessario somministrare acido folico sotto forma di folati.
Trauma provocato dal passaggio attraverso il corpo umano di corrente elettrica per fenomeni naturali (fulmini) o incidenti in ambito domestico e professionale. Gli effetti prodotti dall'azione diretta della corrente sono: ustioni più o meno profonde ed estese, fino alla carbonizzazione dei tessuti, arresto cardiaco, sospensione dell'attività respiratoria, perdita di coscienza, danni agli organi interni. La folgorazione naturale prodotta dai fulmini è quasi sempre letale perché in tal caso la scarica elettrica che si genera ha una tensione elevatissima.
Infiammazione dei follicoli piliferi, provocata dai batteri normalmente presenti sulla pelle, e in particolare dallo Staphilococcus aureus. Anche l'applicazione locale di antibiotici e corticosteroidi può favorirne l'insorgenza. La forma superficiale si manifesta sotto forma di un rigonfiamento lievemente arrossato in corrispondenza del follicolo infiammato, mentre quella profonda dà luogo alla formazione di un foruncolo.
Piccola cavità sacciforme rivestita da cellule deputate a funzioni specializzate, che secernono particolari sostanze. In particolare i follicoli piliferi, a localizzazione cutanea, sono formati da un'introflessione dell'epidermide, in cui si riconoscono una parte profonda, detta bulbo, che ospita le radici dei peli, e una superficiale o infundibolo. Al follicolo pilifero sono annessi minuscoli muscoli erettori, ghiandole sebacee e cellule produttrici di pigmenti come la melanina. I follicoli ovarici, presenti nell'ovaio e coinvolti nella produzione degli estrogeni, sono formati dall'ovulo e da alcuni strati dei cellule durante il ciclo mestruale subiscono un processo di maturazione che culmina nell'ovulazione, avvenuta la quale regrediscono a corpo luteo. Quanto ai follicoli tiroidei, che si trovano nella tiroide, sono costituiti da una parete di tireociti, impegnati nella produzione di ormoni tiroidei, e da un lume centrale contenente colloide.
Tumore dell'ovaio, perlopiù benigno, che deriva dalle cellule follicolari, che normalmente rivestono l'ovulo all'interno del follicolo.
Dal verbo inglese to follow (seguire), controllo nel tempo di un paziente o di una malattia attraverso una serie di visite e accertamenti periodici. Il follow-up, che può durare anche tutta la vita, è fondamentale in caso di patologie croniche, evolutive o con tendenza a recidivare. è alla base di alcuni tipi di studi clinici che seguono l'andamento di una malattia nel tempo o valutano gli effetti a lungo termine di un approccio terapeutico. In ambito epidemiologico, infine, indica l'esecuzione di test periodici su precisi gruppi di popolazione.
Terapia locale consistente nell'applicazione di un impacco o di un impiastro caldo-umido per ridurre dolore e infiammazione. Si effettua con l'ausilio di una pezzuola o di una garza sterile intrisa di acqua calda in cui sono state preventivamente disciolte sostanze medicamentose, per esempio la trementina. Dopo averla strizzata per espellere il liquido in eccesso e ripiegata più volte, la si applica sulla parte dolente e in certi casi per mantenere costante il calore si fa uso di una lampada a raggi infrarossi.
Qualunque oggetto inanimato che, pur non essendo nocivo di per sé, può venire contaminato da microrganismi capaci di sopravvivere nell'ambiente, diventando così veicolo di infezione. Tra i vari oggetti che possono fungere da fomiti, i più importanti sono quelli di uso personale come rasoi, strumenti per la manicure, asciugamani e così via.
Emissione della voce attraverso la vibrazione delle corde vocali situate nella laringe: tale risultato si ottiene espirando a glottide quasi del tutto chiusa, accorgimento che provoca un aumento della pressione dell'aria presente nei polmoni e destinata a uscire passando attraverso le corde vocali. Queste ultime inoltre permettono di regolare l'altezza del suono, rendendolo più acuto o più grave dalla loro lunghezza dipende l'estensione vocale, mentre il timbro è condizionato dalla forma delle cavità soprastanti. La fonazione non va confusa con l'articolazione vocale, in cui cavo orale (denti e lingua), faringe e naso concorrono a produrre le vocali e le consonanti che sono alla base del linguaggio.
Tecnica che consente la trascrizione su carta dei rumori generati dalle arterie e captati da uno strumento simile al fonocardiografo. Oggi questo esame è stato in gran parte soppiantato dall'arteriografia con mezzo di contrasto e dal Doppler.
Tecnica che, mediante un apposito strumento chiamato fonendocardiografo, permette di trascrivere su carta i rumori generati dall'attività cardiaca. Il fonocardiografo si compone di un microfono, che viene appoggiato sul petto del paziente, un amplificatore e un sistema oscillografico che trasforma i toni cardiaci in onde e le registra su carta. Tale tecnica in genere è utile per integrare l'auscultazione diretta mediante stetoscopio, ovviando alla componente soggettiva insita in questa procedura.
Apertura, caratteristica del periodo fetale, che consente la comunicazione tra l'atrio destro e l'atrio sinistro del cuore. Al mutare delle condizioni della circolazione del flusso ematico, al momento della nascita, si chiude naturalmente. Se la chiusura del forame di Botallo non avviene possono insorgere cardiopatie anche gravi.
Prodotto della desquamazione dell'epidermide umana e, in particolare, del cuoio capelluto. Tale processo di rinnovamento superficiale determina il distacco di piccole squame cornee, biancastre e secche che, pur rappresentando un fenomeno del tutto normale, in alcuni casi possono prodursi in quantità eccessiva ed essere particolarmente evidenti. Si è ipotizzato che il ritmo della desquamazione aumenti per effetto dell'aumentata secrezione di sebo (seborrea) e di un'infezione batterica (Pityrosporum ovale), ma non esistono conferme a sostegno di questa teoria.
Conosciuto anche come sistema reticolare, è un gruppo di neuroni presente nel midollo allungato che regola diverse funzioni dell'organismo tramite connessioni con le vie nervose sensitive e motorie, tra cui la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa.
Farmaco utilizzato nella terapia dell'asma e di tutte quelle patologie che determinano occlusione dei bronchi (broncocostrizione). è efficace anche quando lo spasmo bronchiale è scatenato da sforzo, da esposizione al freddo o a sostanze in grado di provocare allergia. Di solito si somministra sotto forma di spray o polvere da inalare.
Conteggio e descrizione dei diversi tipi di globuli bianchi (leucociti) rinvenuti in un campione ematico. Consiste nel determinare il numero di granulociti (neutrofili, basofili ed eosinofili), linfociti e monociti presenti in un microlitro di sangue, per poi calcolarne le rispettive percentuali rispetto al totale dei globuli bianchi. Un campione con una formula leucocitaria nella norma contiene circa il 60-70 per cento di neutrofili, l'1-3 per cento di eosinofili, lo 0,5-1 per cento di basofili, il 21-30 per cento di linfociti e il 3-6 per cento di monociti. Si tratta di un parametro clinico molto importante, perché qualunque variazione dai valori di riferimento ha un preciso significato patologico e orienta quindi il medico nella diagnosi.
Infiammazione acuta di un follicolo pilifero e dell'annessa ghiandola sebacea, attribuibile a infezione batterica. Il microrganismo responsabile è nella maggior parte dei casi lo Staphylococcus aureus, il cui attecchimento risulta spesso favorito da affezioni come il diabete o l'anemia grave, o da un deficit del sistema immunitario. Il foruncolo, che all'esordio si presenta come un rigonfiamento duro e dolente, circondato da un'area di cute intensamente arrossata, va incontro a maturazione per poi rompersi liberando pus misto a sangue e una componente fibrosa detta ""cencio necrotico"". Residua allora un canalino stretto e profondo che tende a richiudersi via via che si forma tessuto di granulazione. La terapia consiste in un'accurata pulizia della lesione e nell'impiego di antibiotici per via locale o generale. Nel caso il materiale infetto non venisse espulso spontaneamente, può essere indicato intervenire con un'incisione chirurgica.
Follicolite profonda caratterizzata dalla presenza di numerosi foruncoli. Può essere indice di intossicazione o di notevole indebolimento delle difese dell'organismo. Se colpisce l'interno del naso o il labbro superiore può rivelarsi particolarmente pericolosa per la possibilità di propagazione del processo infettivo al cervello.
Enzima di norma presente nel sangue, necessario per la scissione di alcuni composti dell'acido fosforico. Partecipa a molti processi essenziali per l'organismo, in particolare alla sintesi dei minerali che costituiscono le ossa. Si distinguono una fosfatasi acida e una alcalina, a seconda che agisca in condizioni di pH acido o alcalino. La prima è prodotta dagli osteoclasti e dalla prostata, la seconda dagli osteoblasti e dal fegato. Il riscontro di elevati livelli ematici di fosfatasi acida è indicativo di carcinoma prostatico, mentre la fosfatasi alcalina può aumentare in caso di un'ostruzione delle vie biliari.