Piega carnosa che circoscrive l'ingresso della bocca. Nell'uomo sono presenti un labbro superiore e uno inferiore, uniti agli angoli dalla commessura labiale. La struttura esterna presenta uno strato di cute ricca di ghiandole sebacee e di follicoli piliferi, mentre all'interno il rivestimento è mucoso. Le labbra possono essere colpite da diverse patologie, tra cui l'herpes simplex e alcune neoplasie maligne.
Pieghe cutanee poste allo sbocco della vagina. Ne esistono due paia, uno esterno detto grandi labbra e uno più interno detto piccole labbra. Le grandi labbra sono formate da tessuto connettivo e adiposo e da cellule muscolari la superficie esterna è ricca di peli e ghiandole sebacee e sudoripare. Le piccole labbra invece sono costituite dal solo tessuto connettivo, sono completamente lisce e il loro punto di unione forma il prepuzio della clitoride.
Infiammazione che interessa il labirinto, la struttura dell'orecchio interno deputata al controllo dell'equilibrio. Può essere acuta (e quindi a decorso rapido) oppure cronica, con tendenza cioè a protrarsi nel tempo. Quest'ultima è in genere la conseguenza di una labirintite acuta curata in maniera non adeguata e può portare il paziente alla sordità. Le cause sono quasi sempre di origine batterica o virale, per esempio in presenza di patologie quali otite o morbillo, ma l'infiammazione può insorgere anche dopo interventi chirurgici nella zona dell'orecchio o traumi cranici. La labirintite si manifesta con fischi (acufeni), vertigini e calo dell'udito. Il trattamento prevede la somministrazione di benzodiazepine in caso di infezione batterica occorre aggiungere anche antibiotici.
Piccolo strappo nella retina dovuto a degenerazione della stessa oppure a traumi, sfregamento degli occhi o bruschi movimenti del bulbo oculare. Il soggetto colpito da lacerazione retinica, spesso affetto da miopia anche grave, vede macchie nere muoversi all'interno del campo visivo (le ""mosche"") e può notare anche lampi di luce. Il trattamento prevede la riparazione con il laser e deve essere eseguito in tempi rapidi, in quanto questo tipo di lesione può portare al distacco della retina.
Secrezione di liquido lacrimale continua e autonoma conseguente al movimento delle palpebre, allo scopo di proteggere la cornea e lubrificare la congiuntiva. Quando la secrezione è tale da fuoriuscire dall'occhio si parla di pianto e può essere causata sia da forti emozioni sia da irritazioni dovute a patologie o corpi estranei. Se al contrario la lacrimazione è inferiore alle necessità dell'occhio, possono comparire lesioni anche gravi a danno delle sue strutture. In questi casi occorre fare ricorso alle lacrime artificiali, speciali colliri che riproducono la composizione chimica di quelle naturali.
Difetto di pronuncia che rende il soggetto incapace di articolare in maniera corretta il suono della lettera ""l""
Infezione intestinale provocata dal parassita Giardia lamblia
Osservazione della cavità peritoneale mediante un apposito strumento detto laparoscopio e basato sulla tecnologia delle fibre ottiche, che veicolano la luce di una fonte luminosa posta all'esterno. L'introduzione del laparoscopio richiede una piccola incisione chirurgica attraverso la quale viene insufflata anidride carbonica per dilatare la cavità peritoneale. In questo modo è possibile esaminare la superficie di organi interni quali fegato, colecisti e milza, eseguire una biopsia dei tessuti sospetti e, in caso di necessità, procedere all'intervento chirurgico.
Apertura della parete addominale e del peritoneo eseguita mediante bisturi e a fini diagnostici. L'eventuale intervento chirurgico, se possibile, viene effettuato nel corso della laparotomia stessa.
Organo delle vie aeree inferiori situato nella gola, tra la faringe e la trachea. La struttura della laringe è composta di tre segmenti: vestibolo, ventricolo e cavo laringeo il suo aspetto ricorda quello di un tronco di cono ed è costituita da formazioni di tessuto cartilagineo, tenute insieme da legamenti e fasci muscolari. All'interno invece è rivestita da mucosa e ospita le corde vocali. La cartilagine tiroidea è la prima e quella di dimensioni maggiori, seguita dalla cricoidea che si collega alla trachea. Proprio all'ingresso della laringe si trova invece l'epiglottide, una terza formazione cartilaginea che ha la funzione di impedire il passaggio del cibo nella trachea. Al momento della deglutizione infatti, l'epiglottide si abbassa e chiude l'imbocco della laringe, deviando il bolo verso l'esofago. La laringe partecipa anche alla fonazione: nel passaggio verso i polmoni, l'aria fa vibrare le corde vocali tese che, grazie all'azione coordinata di muscoli, lingua, palato e labbra, consentono di articolare parole e suoni.
Asportazione chirurgica della laringe, necessaria in caso di tumori maligni o traumi che ne danneggiano le strutture cartilaginee. I pazienti sottoposti a laringectomia riportano sovente gravi handicap per quanto riguarda la fonazione e necessitano inoltre di un'apertura artificiale che garantisca il passaggio dell'aria da e verso la trachea (tracheostomia).
Infiammazione della laringe causata in genere da virus, polveri, fumi o vapori. Può essere cronica e quindi persistere nel tempo (per esempio nei fumatori) oppure acuta e legata a disturbi occasionali. I sintomi sono tosse secca e raucedine il paziente in genere prova dolore durante la deglutizione. All'esame obiettivo, la gola appare arrossata. Il trattamento delle forme acute prevede la somministrazione di antinfiammatori o antibiotici (nel caso si presenti anche un'infezione batterica). Per quello che riguarda le forme croniche invece, oltre a rimuovere ove possibile le cause scatenanti può essere utile la logopedia.
Ispezione della laringe a scopo diagnostico. L'indagine indiretta si avvale di uno specchietto angolato che viene appoggiato sul palato molle, in modo da riflettere la laringe e le corde vocali. Il metodo diretto utilizza invece uno specifico strumento a fibre ottiche detto laringoscopio, che raggiunge la gola attraverso una narice.
Contrazione involontaria del muscolo sfintere della laringe, in conseguenza del quale l'epiglottide si sposta in una posizione che impedisce il passaggio dell'aria. Il laringospasmo si manifesta in seguito all'inalazione di agenti irritanti quali polveri o vapori, a infezioni virali o allergie. è necessario agire tempestivamente e liberare le vie aeree per evitare il soffocamento in alcuni casi si deve ricorrere alla tracheotomia.
Apertura chirurgica della laringe, di solito eseguita incidendo la membrana cricotiroidea. è un intervento di emergenza che viete talvolta utilizzato al posto della tracheotomia.
Disturbo infiammatorio che interessa tutte le vie aeree può manifestarsi in forma acuta o cronica ed essere causato da virus o batteri nel primo caso e da polveri, fumi o vapori nel secondo. è caratterizzata dalla presenza di tosse secca o produttiva, dolore alla deglutizione e febbre il trattamento si basa su antinfiammatori e antibiotici se ha origine batterica.
Sigla che indica i Livelli di Assunzione Raccomandati per i Nutrienti, simili agli americani Recommended Dietary Allowances (RDA), ma ridefiniti in base alle caratteristiche della popolazione italiana. La tabella elaborata dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) infatti stabilisce le quantità dei principali nutrienti da assumere giornalmente per mantenersi in buona salute, in relazione all'età e a situazioni come la gravidanza: lipidi, proteine, carboidrati, vitamine, minerali e così via.
Forma di trattamento che si avvale del laser, molto nella terapia della utilizzata in campo oculistico e dermatologico. Nella terapia della retinopatia diabetica per esempio è possibile intervenire con la fotocoagulazione tramite laser per ridurre l'estensione delle aree necrotizzate e gli edemi presenti sulla retina. La laserterapia è molto utilizzata anche nel trattamento della miopia, in quanto consente di correggere il difetto in maniera pressoché permanente.
Farmaci in grado di accelerare il passaggio delle feci nel colon, favorendo l'evacuazione. Ne esistono di vari tipi, raggruppati secondo il meccanismo d'azione. I lassativi irritanti o di contatto sono quelli che intervengono sulle proprietà di assorbimento della mucosa intestinale e, grazie al loro effetto irritante diretto, stimolano i movimenti dell'intestino. I lassativi lubrificanti invece, quali l'olio di paraffina, ostacolano l'assorbimento dell'acqua e lubrificano la massa fecale. I lassativi di massa sono composti da sostanze igroscopiche, in grado di trattenere acqua e consentire quindi un aumento del volume delle feci. Infine, i lassativi osmotici sono in grado di richiamare acqua nel lume intestinale, rendendo le feci più fluide. L'impiego dei lassativi va sempre concordato con il proprio medico, poiché spesso i problemi relativi all'evacuazione possono essere risolti modificando eventuali abitudini di vita scorrette (per esempio vita sedentaria o dieta povera di fibre).
Enzima presente nelle secrezioni intestinali responsabile del metabolismo del lattosio, lo zucchero del latte, permettendone la scissione in destrosio e galattosio.