Insieme di malattie della pelle dovute a funghi detti dermatofiti, che talvolta possono essere veicolati dagli animali domestici. Il quadro clinico è piuttosto variegato e interessa quasi tutti i distretti corporei, anche quelli ricoperti di peluria: sono tipiche dermatofizie la tinea e il piede d'atleta. Si possono trattare con prodotti locali o con antimicotici somministrati per bocca.
Disturbo della sfera psichica caratterizzato dal timore di contrarre malattie della pelle. Si manifesta talvolta dopo la guarigione da patologie cutanee di tipo infettivo o parassitario.
Forma di orticaria caratterizzata da una condizione di estrema sensibilità della pelle a stimoli di tipo meccanico, in seguito ai quali si manifesta una irritazione simile a un pomfo che persiste per qualche tempo. Questa eccessiva reazione irritativa consente di ""scrivere sulla pelle"", per esempio con il semplice sfregamento dell'unghia.
La dermatolisi è un raro disturbo ereditario che si manifesta in età infantile, caratterizzato dalla formazione di pieghe anomale della pelle e dei tessuti sottocutanei.
Ramo della medicina che si occupa della pelle e dei cosiddetti annessi cutanei, ovvero peli, capelli, unghie e così via, dal punto di vista fisiologico e patologico. Le patologie cutanee rappresentano infatti il 15% circa di tutte le malattie e, pur essendo spesso benigne, sono caratterizzate da un decorso molto lungo e dalla tendenza a cronicizzare. Anche la diagnosi non è sempre agevole, in quanto alcune dermatiti o eruzioni cutanee possono in realtà nascondere una malattia a carico di organi o apparati differenti.
Specialista in dermatologia che si occupa delle patologie della pelle dal punto di vista diagnostico e terapeutico, praticando anche interventi di dermochirurgia.
Disturbo della sfera psichica in cui l'infliggersi lesioni cutanee o lo strapparsi peli e capelli è accompagnato da una sensazione di intenso piacere.
Area della pelle innervata da un medesimo settore del midollo spinale., che si collega ai nervi periferici attraverso una radice spinale. A livello del tronco i dermatomeri hanno una disposizione a fasce trasversali piuttosto regolare, mentre a livello degli arti la loro disposizione è meno regolare. Nel caso di patologie del midollo spinale, l'esame neurologico della sensibilità a livello dei singoli dermatomeri permette una valutazione della sede della patologia stessa.
Termine che raggruppa tutte le infezioni causate da microrganismi, soprattutto funghi dermatofiti e lieviti. Colpiscono cute e mucose e il contagio avviene per via indiretta, per esempio camminando a piedi nudi in ambienti umidi oppure scambiando gli oggetti per l'igiene personale (forbicine ma anche asciugamani).
Tumore benigno delle cellule muscolari lisce della pelle (per esempio muscolatura dei vasi sanguigni, muscoli erettori dei peli). Assume generalmente la forma di un piccolo nodulo.
Malattia del gruppo delle collagenopatie che interessa la pelle e il tessuto muscolare. è una patologia rara che colpisce in prevalenza le donne tra i 40 e i 60 anni si manifesta con debolezza, dolori muscolari e arrossamento al volto, alle mani, ai gomiti e alle ginocchia, accompagnati da una leggera febbre. Il decorso è lento e può svilupparsi nell'arco di diversi anni il trattamento si basa su cortisone e immunosoppressori.
Tecnica chirurgica che prevede l'asportazione dello strato superficiale della pelle. Consente di eliminare tatuaggi e cicatrici evidenti o deturpanti, per esempio quelle causate da una forma di acne particolarmente grave può essere impiegata anche per asportare nevi. è un intervento che richiede un'anestesia locale e viene eseguito con un apposito strumento detto dermotomo.
Manifestazione cutanea caratterizzata da intenso arrossamento, presente in genere in situazioni di ansia o estrema eccitabilità.
Rarissima malformazione fetale incompatibile con la vita, caratterizzata dalla presenza di un feto con due teste e due colli. Tale condizione viene detta anche dicefalo.
Procedura terapeutica per la correzione di rotazioni patologiche, che possono coinvolgere un arto o più in generale una struttura anatomica. Viene applicata per esempio in caso di testicolo torto o di scoliosi.
La sigla indica il dietilstilbestrolo, ormone estrogeno di sintesi un tempo impiegato nella terapia ormonale sostitutiva e nella composizione di contraccettivi orali. Attualmente trova maggior impiego nella terapia del carcinoma della prostata in fase metastatica.
Farmaco del gruppo dei corticosteroidi impiegato in caso di edema cerebrale, manifestazioni allergiche, asma bronchiale e patologie reumatiche. Può essere somministrato sia per via orale che per applicazioni locali (creme). L'uso prolungato può dare effetti collaterali, per cui è opportuno seguire le indicazioni del medico.
Meccanismo spontaneo o indotto che riduce la sensibilità dell'organismo agli stimoli esterni o interni. Può essere una forma patologica, come nel caso del mitridatismo e della tachifilassi, oppure un approccio terapeutico e in questo caso si parla appunto di terapia desensibilizzante.
Molecola in grado di formare un legame con il ferro e favorirne quindi l'eliminazione dall'organismo. La desferoxamina viene utilizzata nel trattamento di patologie caratterizzate da un accumulo anomalo del ferro, quali l'emocromatosi.
Antidepressivo triciclico derivato dall'imipramina, capostipite di questa classe di farmaci. Rispetto all'imipramina è dotato di azione sedativa più blanda ed è accompagnato da minori effetti collaterali.