Anomalia più o meno grave a danno di un organo, in genere di origine genetica.
Alterazione di un tipo particolare di proteine del sangue, chiamate globuline.
Disturbo caratterizzato da incapacità o difficoltà di scrivere. è causato da una paralisi delle vie nervose sovrintendenti alle funzioni della scrittura, che ostacola la coordinazione tra vista e riproduzione dei segni.
Diminuzione della normale quantità di acqua presente all'interno dell'organismo. In genere è dovuta a disturbi temporanei, per esempio diarrea o vomito, o abbondante sudorazione, ma può anche far parte del quadro clinico di patologie quali l'insufficienza renale acuta e cronica. Si manifesta inoltre con perdita di acqua dalla cute in seguito ad ustioni. Un paziente affetto da disidratazione si presenta con pelle secca, scarsa sudorazione e pressione arteriosa inferiore ai valori normali le analisi di laboratorio rivelano ematocrito alto e alterazioni degli indici di funzionalità renale. Il trattamento varia in relazione al contesto e nei casi più gravi può richiedere la somministrazione di liquidi per fleboclisi.
Malattia caratterizzata da un'alterata funzionalità delle ghiandole sudoripare, che si manifesta con vescicole pruriginose di piccole dimensioni sulle mani e sui piedi. La loro rottura causa la fuoriuscita di un liquido sieroso e il distacco di piccoli lembi di pelle.
Malattia caratterizzata da un'alterata funzionalità delle ghiandole sudoripare, che si manifesta con vescicole pruriginose di piccole dimensioni sulle mani e sui piedi. La loro rottura causa la fuoriuscita di un liquido sieroso e il distacco di piccoli lembi di pelle.
Disturbo dell'articolazione o della pronuncia delle parole. è in genere dovuta a patologie che coinvolgono gli organi del linguaggio o le funzioni nervose a essi preposte.
Disturbo neurologico caratterizzato dall'incapacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. La dislessia non è collegata a un deficit di intelligenza o a problemi ambientali, psicologici o sensoriali. Sembra invece collegata ad una ridotta attività di alcune aree cerebrali. Il disturbo è tipico dell'infanzia ma può manifestarsi anche in età adulta.
Condizione caratterizzata da un aumento del livello di sostanze lipidiche (grassi) nel sangue. I principali lipidi presenti nel sangue sono il colesterolo e i trigliceridi e l'aumento può essere causato da un'alterazione ereditaria e/o da fattori ambientali quali alimentazione errata, abuso di alcol e vita sedentaria. Le dislipidemie possono manifestarsi anche in presenza di patologie quali diabete mellito, ipotiroidismo, insufficienza renale, o in seguito ad uso prolungato di alcuni farmaci. Le dislipidemie e, in particolare, l'aumento della frazione LDL del colesterolo, rappresentano un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. La terapia delle dislipidemie si basa, innanzitutto, su una correzione delle abitudine alimentari: occorre innanzitutto ridurre l'assunzione di grassi e di proteine animali e aumentare il consumo di frutta, verdura e legumi. Può essere utile, inoltre, aumentare l'esercizio fisico. Se questi provvedimenti non sono sufficienti, può essere necessario ricorrere a farmaci ipolipemizzanti.
Dolore anche molto intenso lamentato da alcune donne, in particolare adolescenti, in associazione al flusso mestruale. è localizzato nella parte bassa dell'addome e può comparire sia nei giorni precedenti sia all'inizio delle mestruazioni dura in genere 2-3 giorni e può essere accompagnato da mal di testa, nausea e stato di irritabilità. Le cause non sono sempre chiare: in alcuni casi non esistono condizioni apparenti che ne giustifichino la presenza (dismenorrea primaria), in altri il dolore è correlato a malattie dell'apparato riproduttore, come l'endometriosi o la malattia infiammatoria pelvica. In assenza di patologie, la terapia è sintomatica e prevede l'attenuazione del dolore mediante antinfiammatori non steroidei (FANS). Nei casi più intensi può essere indicata la pillola contraccettiva.
Farmaco antiaritmico somministrato in particolare nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco di origine atriale.
Perdita della capacità di orientarsi. Il disorientamento temporale si riferisce all'incapacità di valutare correttamente gli intervalli temporali, con difficoltà nell'identificare per esempio il giorno, il mese, o l'anno nel disorientamento spaziale sono invece gli ambienti e i percorsi a risultare difficili da ricordare. Il disorientamento si può verificare in presenza di diverse patologie neurologiche e psichiatriche, in particolare nelle demenze e nei deliri.
Malattia caratterizzata da anomalie nel meccanismo di trasformazione in osso delle cartilagini del feto e del neonato. Può essere una malattia ereditaria, in particolare per quello che riguarda le ossa del cranio e del viso. La gravità varia in relazione all'entità del disturbo e alla sua estensione.
Termine generico usato per indicare un'alterazione patologica di organi, apparati o di parti di essi. Ne sono un esempio la displasia dell'anca e quella dei bronchi.
Termine generico che si riferisce a una variazione nel normale ritmo del battito cardiaco.
Patologia intestinale caratterizzata da dolori addominali, infiammazione del colon e frequenti scariche di feci di consistenza più o meno liquida. è in genere dovuta a un'infezione batterica, virale o parassitaria e può manifestarsi nell'ambito di un quadro clinico anche grave, con febbre, disidratazione e malessere generale. Il trattamento prevede il reintegro dei liquidi e la somministrazione di antibiotici o antiparassitari.
Intervento chirurgico eseguito in presenza di tumori del collo o della testa, allo scopo di evitare la diffusione di metastasi attraverso i vasi linfatici. Prevede l'asportazione dei linfonodi, delle ghiandole salivari, di alcune strutture muscolari e della vena giugulare profonda.
Alterazione del contatto normalmente esistente tra la retina e la membrana intermedia dell'occhio (la coroide). Il distacco è generalmente causato da traumi, ma può essere dovuto anche a infiammazioni, emorragie o infezioni. Può essere parziale o totale: maggiore è l'area interessata e tanto più è centrale, maggiori saranno i sintomi. Il distacco della retina è indolore: i sintomi premonitori comprendono la presenza di corpi vaganti nel vitreo, comparsa di punti luminosi, visione offuscata. Il paziente ha la sensazione di una tenda sopra il campo visivo. La terapia è di tipo chirurgico e consiste nel saldare le ""scollature"" mediante coagulazione laser o criocoagulazione.
Termine tecnico utilizzato per indicare una struttura lontana da una parte più centrale: la falange distale, per esempio, è la parte del dito più lontana rispetto alla mano.
Disturbo dell'umore che può manifestarsi sia nel senso di eccessiva tristezza sia nel senso di euforia. La distimia è la più ""comune"" forma di depressione, insorge generalmente nella prima giovinezza e segue poi un decorso intermittente per diversi anni o decenni. Spesso si associa o si alterna a sintomi di ansia.