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Salute dalla A alla Z

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Dipiridamolo

Farmaco anticoagulante che ostacola l'adesione delle piastrine (antiaggregante piastrinico). Viene somministrato, in genere in associazione con l'acido acetilsalicilico, nel trattamento preventivo di trombosi ed embolie, in particolare a pazienti con protesi delle valvole cardiache e bypass coronarico.

Diplegia

Forma di paralisi bilaterale che può colpire il volto, tutti e quattro gli arti (tetraplegia) o solamente quelli inferiori (paraplegia). La diplegia spastica invece è una paralisi cerebrale infantile, in genere associata a nascita prematura, che causa disturbi a carico della postura e del movimento.

Diplofonia

Disturbo dell'emissione fonica caratterizzato dalla produzione di un doppio suono della voce. è dovuto alla contemporanea vibrazione delle pieghe vestibolari e della laringe.

Diplopia

Detta anche visione doppia, la diplopia è un disturbo della vista che porta il paziente a vedere gli oggetti come sdoppiati. è causata da alterazioni della densità del cristallino oppure da un'anomalia dell'allineamento oculare.

Dirofilariosi

Malattia infettiva dovuta all'infestazione da parte di vermi parassiti del genere Dirofilaria. In genere si manifesta con noduli sottocutanei (a livello di palpebre, volto e arti) oppure localizzati nel cuore e nei polmoni.

Disacromelia

Anomalia congenita caratterizzata da alterazioni strutturali delle estremità degli arti e, talvolta, del tessuto che avvolge l'osso (periostio).

Disadattamento

1) Disturbo della sfera psichica caratterizzato da difficoltà nell'adattamento all'ambiente circostante e nelle relazioni interpersonali. Si manifesta in genere con i sintomi di ansia e depressione.

Disartria

Disturbo dell'articolazione delle parole, in genere causato da lesioni delle vie nervose che regolano la fonazione e l'articolazione vocale, mentre la formazione mentale delle parole è regolare. Ne esistono diverse forme: balbuzie, disartria infantile con difficoltà di pronuncia delle consonanti, disartria cerebellare o atassica, in cui il linguaggio è particolarmente scandito.

Discalculia

Incapacità di eseguire calcoli matematici causata da una lesione del lobo parietale sinistro dell'encefalo.

Discheratosi

Malattia della pelle spesso congenita, caratterizzata da abbondante e prematura produzione di cheratina da parte delle cellule della pelle. Si manifesta con iperpigmentazione, mancata formazione dei condotti lacrimali e lesioni del cavo orale.

Dischesia

Disturbo caratterizzato da emissione delle feci dolorosa e difficile, che si manifesta nell'ambito di varie malattie a carico del retto, dell'ano e della regione perianale.

Discondroplasia

Malattia delle ossa caratterizzata da mancata formazione o anomala proliferazione della cartilagine. Può essere ereditaria e interessa tipicamente le ossa lunghe, che vanno incontro a uno sviluppo incompleto.

Discromatopsia

Patologia della vista caratterizzata da incompleta percezione del colore, tipicamente del blu e del violetto, per cui i soggetti colpiti tendono a vedere gli oggetti in tonalità giallastre. è dovuta a un funzionamento anomalo dei fotorecettori presenti sulla retina.

Discromia

Condizione caratterizzata da una variazione del colore della pelle o dei peli, dovuta a un'alterazione della concentrazione di melanina nei tessuti. Può essere di tipo benigno (per esempio le lentiggini o efelidi) oppure secondaria a patologie quali l'albinismo.

Disestesia

Termine che indica una alterazione della sensibilità, che si manifesta per esempio in caso di prurito intenso o punture di insetto.

Disfasia

Disturbo del linguaggio caratterizzato dall'incapacità di pronunciare le parole nel giusto ordine. Generalmente colpisce i bambini e si manifesta in età scolare richiede un apposito trattamento rieducativo di tipo logopedico.

Disfonia

Alterazione del tono o delle caratteristiche della voce, che viene percepita come rauca, sorda o bitonale. La disfonia può essere la conseguenza di una malattia della gola o delle sole corde vocali e può manifestarsi come fenomeno transitorio, tipico delle malattie da raffreddamento (faringiti, laringiti) oppure persistente, come accade per esempio in caso di tumore della laringe. Se il disturbo continua per molti giorni, specie se il soggetto è un accanito fumatore o un forte consumatore di bevande alcoliche, è quindi opportuno consultare un otorinolaringoiatra. In alcuni casi le disfonie da possono essere corrette con appositi esercizi di logopedia.

Disfunzione erettile

Incapacità dell'uomo a ottenere e/o mantenere un'erezione del pene sufficientemente prolungata per consentire un rapporto sessuale soddisfacente. La disfunzione erettile può avere cause organiche o psicologiche o essere causata da una sovrapposizione delle due. Tra le cause organiche si collocano malattie cardiovascolari, diabete, consumo di alcuni farmaci (tra cui antipertensivi, ormoni, antidepressivi, tranquillanti), di alcolici e di sigarette, malattie croniche quali insufficienza renale, insufficienza epatica grave, sclerosi multipla, morbo di Alzheimer, gravi traumi che colpiscono la  spina dorsale, radioterapia addominale. Le cause psicologiche comprendono invece depressione, sensi di colpa, preoccupazioni, stress e ansia.

Disfunzione erettile (trattamento)

In caso di problemi di erezione, il primo passo da fare è consultare il proprio medico di famiglia che, dopo aver esaminato la situazione, potrà consigliare il trattamento più indicato scegliendo tra differenti strategie. Il primo passo potrà essere l'intervento sui fattori di rischio per questa condizione, quali l'uso di sostanze stupefacenti e di fumo di tabacco o la presenza di malattie che possono danneggiare l'apparato circolatorio (per esempio ipertensione arteriosa o diabete). Il medico potrà inoltre verificare se eventuali farmaci assunti possono aver agito negativamente sull'erezione. In presenza di un forte disagio psicologico, legato per esempio a depressione o ansia da prestazione, potrà invece essere d'aiuto una psicoterapia condotta da professionisti specializzati (psicoanalisti, sessuologi e psicoterapeuti). In alcuni casi occorrerà invece ricorrere a terapia farmacologica. I farmaci non ormonali, come il sildenafil o il vardenafil, agiscono a livello della circolazione del pene, favorendo l'afflusso di sangue ai corpi cavernosi e si assumono in forma di compresse. Le prostaglandine svolgono un'analoga funzione, ma devono essere iniettate direttamente nei corpi cavernosi o inserite nell'uretra sotto forma di apposite candelette. I farmaci ormonali, basati sul testosterone, agiscono invece più sul desiderio sessuale che sui meccanismi fisiologici dell'erezione. Sono possibili anche interventi di tipo chirurgico, sia per ripristinare la corretta circolazione a livello dei corpi cavernosi del pene sia per applicare protesi.

Disfunzione minima cerebrale

Disturbo infantile per cui il bambino si comporta in modo disordinato e iperattivo, è facilmente distraibile e poco espressivo e può presentare difetti del linguaggio. Non sembra dovuta a problemi psichiatrici o neurologici. L'ambiente familiare e scolastico hanno un grande peso nell'evoluzione di questo disturbo.