Grave malattia infettiva che colpisce sia l'uomo sia diverse specie animali (equini, caprini, raramente bovini, cani e gatti). è provocata dal Clostridium tetani, un batterio anaerobio in grado di sopravivere nell'ambiente esterno sotto forma di spore molto resistenti. Se le spore riescono a penetrare nell'organismo attraverso una ferita, possono schiudersi e dar luogo alla riproduzione batterica. I batteri producono una potentissima tossina che blocca i nervi e causa le tipiche manifestazioni del tetano, ossia una paralisi spastica: i muscoli della mandibola cominciano a contrarsi, con conseguente blocco dell'apertura della bocca, lo stesso accade gradualmente a tutta la muscolatura del viso, del collo, del dorso e degli arti la febbre si alza a valori molto elevati e infine subentra un'insufficienza dei vari apparati (respiratorio, cardiaco, renale), che porta alla morte in pochi giorni. Importantissima è quindi la prevenzione mediante la vaccinazione antitetanica, oggi obbligatoria e praticata ai bambini insieme con l'antidifterica e l'antipertosse.
Antibiotici ad ampio spettro d'azione, ottenuti per fermentazione da batteri del genere Streptomyces oppure per via semisintetica. Tali sostanze presentano a tutt'oggi la struttura base della prima tetraciclina scoperta nel 1952 la grande affinità di struttura chimica se da una parte rende questa classe di farmaci piuttosto omogenea per efficacia e meccanismo di azione, dall'altra fa sì che un'eventuale resistenza batterica sviluppata verso una di queste sostanze si estenda anche a tutte le altre ciononostante, rimangono tuttora gli antibiotici più attivi dopo la penicillina. Le tetracicline agiscono da batteriostatici inibendo la sintesi proteica in cocchi e bacilli Gram-positivi, ma soprattutto in microrganismi parassiti intracellulari, tra cui spirochete, micoplasmi, rickettsie, clamidie, alcuni micobatteri (a eccezione di quello della tubercolosi) e protozoi. Al contrario sono del tutto inefficaci nei confronti di virus e funghi. Il loro principale effetto collaterale è un'azione irritante sulla mucosa gastrointestinale, accompagnata da alterazioni della flora enterica. Sono inoltre controindicate in gravidanza e nella prima infanzia per la loro tendenza a depositarsi nelle ossa e nei denti.
Malformazione che rappresenta da sola circa il 10 per cento di tutte le cardiopatie congenite. Nota anche come tetrade di Fallot, è contraddistinta da quattro anomalie: difetto del setto interventricolare, restringimento (stenosi) dell'arteria polmonare alla sua origine dal ventricolo destro, posizione dell'aorta ""a cavaliere"" rispetto al difetto interventricolare e ipertrofia del ventricolo destro, che si presenta aumentato di volume. In conseguenza della comunicazione interventricolare la pressione sistolica è eguale nei ventricoli e nell'aorta inoltre, la mescolanza del sangue proveniente dai due ventricoli determina un difetto di ossigenazione che si esprime clinicamente con cianosi della cute e delle mucose. Altri sintomi, che insorgono alla nascita o nei primi mesi di vita, consistono in policitemia e ipossiemia sistemica proporzionale alla gravità della stenosi polmonare. La terapia si basa sull'esecuzione di un intervento chirurgico il più possibile precoce, al fine di chiudere la comunicazione interventricolare e dilatare l'arteria polmonare alla sua origine.
Paresi completa a carico della muscolatura volontaria di tutti e quattro gli arti, conseguente a traumi del midollo spinale a livello cervicale, oppure, più raramente, a problemi circolatori che comportano ischemia del tessuto nervoso. Il quadro clinico spesso comprende deficit della sensibilità più o meno estesi può essere inoltre caratterizzato da debolezza muscolare, ma anche da rigidità e ipertono, nel qual caso si parla di tetraparesi spastica.
Paralisi completa di tutti e quattro gli arti. Anche se spesso il termine viene usato come sinonimo di tetraparesi, indica una compromissione ancora più grave della funzione motoria.
Detta anche vitamina B1, è una vitamina del complesso B che interviene nei meccanismi dell'accrescimento e del metabolismo dei carboidrati. è presente nel lievito, nel tuorlo d'uovo, nella cuticola e nel germe dei cereali, ma anche in tutti i tessuti animali e vegetali il fabbisogno medio giornaliero per un adulto è di 1,1 mg nell'uomo e 0,9 mg nella donna (dati LARN). Deficit di vitamina B1 sono dovuti ad alimentazione irregolare e ad alcolismo e si manifestano con astenia e disturbi gastrici che possono sfociare in anoressia in casi gravi compaiono anche sintomi di tipo neurologico quali dolori muscolari, miocardiopatia e perdita dei riflessi.
Osso lungo che costituisce lo scheletro della gamba insieme con il perone, da cui è affiancato. Misura circa 30-40 cm di lunghezza e ha un corpo di forma prismatica triangolare dal margine anteriore netto, quasi tagliente, facilmente apprezzabile alla palpazione, chiamato cresta tibiale. L'estremità superiore, di forma cuboide, è molto sviluppata e presenta alla sommità due protuberanze, i cosiddetti condili questi ultimi, che fanno parte del ginocchio, permettono l'articolazione con il femore mediante due superfici leggermente concave, le cosiddette cavità glenoidee. La faccia distale dell'estremità inferiore, anch'essa di forma cuboide, si articola invece con l'astragalo, mentre la faccia mediale è dotata di una sporgenza piuttosto pronunciata (malleolo tibiale).
Movimento involontario, improvviso, rapido e ricorrente, che può interessare qualunque gruppo muscolare si manifesta a livello delle spalle, degli arti e del tronco, ma nella maggior parte dei casi coinvolge il volto, presentandosi come ammiccamento, stiramento della bocca o arricciamento del naso. Spesso queste brusche contratture scompaiono durante il sonno. Il soggetto non riesce a controllare l'impulso, di cui peraltro è consapevole, se non per breve tempo e a prezzo di grandi sforzi. In prevalenza si tratta di un disturbo psicologico e solo di rado è imputabile a malattie del sistema nervoso centrale (in particolare encefaliti).
Contribuzione richiesta dallo Stato ai cittadini per la fornitura di alcune prestazioni erogate dal Sistema Sanitario Nazionale. Riguarda visite specialistiche, analisi di laboratorio, esami diagnostici e strumentali, cure termali, prestazioni fisioterapiche e riabilitative e buona parte dei farmaci. Alcune fasce di cittadini, rispondenti a determinati requisiti, sono esentate dal pagamento del ticket.
Malattia febbrile acuta a diffusione endemica causata dal batterio Rickettsia typhi, che utilizza come serbatoio il ratto e come vettore la pulce Xenopsylla cheopis quest'ultima trasmette l'infezione all'uomo con la puntura, durante la quale depone sulla pelle le sue feci contaminate con il microrganismo, che entra in circolo nel sangue attraverso le abrasioni cutanee da grattamento. Si tratta di una patologia meno grave del tifo esantematico, a bassa mortalità e piuttosto rara, limitata ad aree povere e sovraffollate, in precarie condizioni igieniche. Dopo 6-18 giorni di incubazione si manifestano febbre, brividi, cefalea ed eruzione maculopapulare, che all'esordio della malattia è limitata al tronco e che comunque risparmia sempre il volto tali sintomi permangono 10-12 giorni per poi scomparire bruscamente. La terapia si avvale di antibiotici come il cloramfenicolo e le tetracicline.
Composto chimico azotato (base pirimidinica). Insieme a citosina e uracile, altre basi pirimidiniche, e a guanina e adenina (basi puriniche), è costituente fondamentale degli acidi nucleici, DNA e RNA. In particolare la timina è presente soltanto nel DNA, mentre il suo corrispondente nell'RNA è l'uracile, che differisce soltanto di un piccolo gruppo chimico. Nella struttura a doppia elica del DNA la timina è sempre accoppiata all'adenina (A-T), con la quale è in grado di formare due legami chimici, che sono detti legami a idrogeno.
Ghiandola situata nel mediastino, davanti al pericardio e ai grossi vasi venosi della base del cuore è formata da due lobi allungati di dimensioni disuguali, avvolti da una sottile capsula di tessuto connettivo che penetra in profondità a formare setti tali delimitazioni suddividono ulteriormente l'organo in piccoli lobuli, ciascuno dei quali nella sua parte periferica è composto da uno spesso strato di cellule chiamate corticali che in realtà sono piccoli linfociti. La loro parte centrale o midollare invece è formata da pochi linfociti e numerose cellule reticolari, separate tra loro da sottili strati di tessuto connettivo. Il timo raggiunge le maggiori dimensioni durante la pubertà arrivando a pesare fino a 30-40 g, dopodiché subisce un'involuzione caratterizzata dalla scomparsa graduale non solo dei linfociti ma anche delle cellule reticolari, che vengono sostituite da tessuto adiposo per un fenomeno di degenerazione grassa. Il timo è un organo fondamentale del sistema immunitario, perché è responsabile della maturazione dei precursori midollari in linfociti T, responsabili dell'immunità cellulo-mediata. Dal timo i linfociti si immettono nel circolo sanguigno migrando nei linfonodi, nella milza e nelle tonsille.
Tumore originato dalle cellule epiteliali del timo, di solito di natura benigna, che colpisce perlopiù adulti di sesso maschile. Si manifesta con miastenia grave, polimiosite e immunodepressione talvolta compaiono sintomi quali cianosi, edema del collo e difficoltà respiratorie, dovuti alla compressione delle strutture contenute nel mediastino. Frequente è inoltre il riscontro di un deficit di gammaglobuline ed eosinofili. L'unica terapia risolutiva è l'asportazione del timo.
Sottile membrana interposta tra il condotto uditivo esterno e la cavità dell'orecchio medio (detta cassa del timpano). Il timpano, a forma di imbuto con l'apice verso l'interno, fa parte dell'apparato di trasmissione dell'orecchio medio in quanto vibra al passaggio delle onde sonore provenienti dall'esterno trasmettendole alla catena di ossicini formata da martello, incudine e staffa, che a loro volta le comunicano alla finestra ovale. La cassa del timpano, collegata con la gola attraverso la tuba di Eustachio, è rivestita da una mucosa aderente alla struttura ossea sottostante.
Intervento di microchirurgia dell'orecchio che si avvale di tecniche diverse per ripristinare o migliorare una funzione uditiva compromessa da malattie a carico del timpano o della catena degli ossicini (per esempio forme croniche di otite media purulenta). La miringoplastica, che rappresenta il tipo più comune di timpanoplastica, consiste nella ricostruzione di una membrana timpanica perforata o nella sua sostituzione con un lembo cutaneo altre tecniche invece sono finalizzate a ricostruire la via ossea di trasmissione dei suoni, intervenendo su martello, incudine e staffa. In particolare, la staffa può essere asportata e sostituita con una protesi di materiale biocompatibile o un piccolo pistone in polietilene.
Affezione dell'orecchio medio caratterizzata dalla comparsa di placche ispessite di tessuto connettivo che possono infiltrare la membrana del timpano, sostituire l'epitelio di rivestimento dell'orecchio medio oppure interessare entrambe le strutture. Queste lesioni col tempo calcificano, determinando una grave compromissione della funzione uditiva se il fenomeno incide sulla mobilità degli ossicini dell'orecchio medio, preposti alla trasmissione del suono. Il tessuto connettivo si forma in conseguenza di processi infiammatori e infettivi recidivanti, tra cui principalmente l'otite media. Negli stadi avanzati della malattia si rende necessario l'intervento chirurgico per eliminare aderenze e cicatrici e ricostruire le strutture danneggiate.
Metodo di sterilizzazione frazionata mediante calore introdotto dal fisico britannico John Tyndall che lo applicò ai materiali passibili di alterazioni se sottoposti a temperature elevate. Il procedimento consiste nel riscaldare il materiale a una temperatura di 60-70 °C per un periodo variabile da 30 minuti a un'ora, ripetendo l'operazione per tre volte, in tre giorni consecutivi. Il calore distrugge i batteri ma non le spore, le quali durante l'intervallo a temperatura ambiente germinano e vanno quindi incontro a modificazioni che le rendono vulnerabili a un ulteriore riscaldamento. La tindalizzazione è un sistema particolarmente adatto alla conservazione di derrate alimentari come carne e pesce perché permette di eliminare le forme vegetative in esse eventualmente presenti.
Metodica, nota anche come test a punte alla tubercolina, che permette di stabilire se un individuo è già entrato in contatto con il bacillo della tubercolosi. Consiste nell'applicare sulla pelle un'unità monouso fornita di minuscole punte acuminate precedentemente intinte nella tubercolina, proteina purificata derivata da una coltura di bacilli tubercolari. Nel giro di 48-72 ore nel soggetto infettato con bacilli tubercolari la sostanza iniettata provoca la comparsa di un indurimento di circa 2 mm o più in corrispondenza della sede dell'inoculo. Tuttavia, considerata la scarsa sensibilità del test, un esito negativo non esclude necessariamente la diagnosi di tubercolosi.
Infezione superficiale della pelle causata da funghi (micosi), più frequentemente appartenenti ai generi Microsporon, Epidermophyton e Tricophyton. A seconda della zona del corpo interessata si distinguono vari tipi di infezione. La tinea corporis è caratterizzata da lesioni tondeggianti, anche uniche, delle dimensioni all'incirca di una moneta, situate in qualsiasi parte del corpo, di colore rosso chiaro al centro e più scure al bordo la superficie è ricoperta da minute scagliette. La tinea cruris (o inguinale) presenta chiazze arrossate e pruriginose nelle pieghe inguinali, mentre la tinea pedis (o piede d'atleta) è localizzata nelle zone interdigitali del piede. La tinea delle unghie è nota anche come onicomicosi la tinea capitis infine è localizzata sul cuoio capelluto. La diagnosi è semplice ma è bene consultare il medico prima di utilizzare qualsiasi prodotto, poiché si corre il rischio di alterare l'aspetto della lesione e quindi la possibilità di riconoscerla. Il trattamento di una tinea si basa su pomate e, all'occorrenza, su farmaci per via orale.
Termine generico che indica uno stato di intossicazione dell'organismo causato da un eccesso di ormoni tiroidei, a sua volta secondario a ipertiroidismo, tiroidite, assunzione di farmaci o alimenti contenenti tali sostanze. Si manifesta con tremore, palpitazioni, ansia, insonnia, perdita di peso. La terapia si basa sulla somministrazione di farmaci antitiroidei.