Rara patologia ulcerosa della vulva, cronica e progressiva, che dà luogo a indurimento del tessuto (sclerosi) e ispessimento dei genitali esterni.
Ormone steroideo estrogeno, prodotto dall'ovaio: oltre a regolare il ciclo mestruale, è responsabile della comparsa e del mantenimento dei caratteri sessuali secondari femminili. Durante la menopausa viene somministrato nell'ambito della terapia ormonale sostitutiva, sotto forma di cerotto o in crema, mentre per l'assunzione orale (a scopi contraccettivi) si preferisce utilizzare l'etiniliestradiolo, suo derivato semisintetico.
Manovra chirurgica praticata in anestesia locale con cui si estrae un dente che non può più essere curato, perché affetto da carie in fase avanzata, grave parodontopatia, ascessi apicali. Prima di sottoporsi a questa procedura, i pazienti che assumono farmaci anticoagulanti devono avvertire il dentista e il medico curante per valutare l'opportunità di sospendere tale terapia in via temporanea.
Ormone steroide estrogeno prodotto dal follicolo ovarico e derivato dall'estradiolo, rispetto al quale è però meno potente. Si riscontra in grandi quantità nelle urine delle donne in gravidanza. Entra nella composizione di creme vaginali usate per il trattamento di disturbi connessi alla menopausa.
Rara quanto grave malformazione congenita consistente nell'assenza della parete anteriore della vescica e della parete addominale soprastante: questo fa sì che la mucosa vescicale sporga e risulti come rovesciata verso l'esterno, con stillicidio continuo delle urine. Non sempre è possibile la correzione chirurgica.
Gruppo di ormoni femminili fondamentali sia per lo sviluppo e il mantenimento dei caratteri sessuali della donna e della regolarità del ciclo mestruale, sia per una serie di fenomeni extra-genitali: gli estrogeni controllano infatti il regolare stato di numerosi organi e tessuti (per esempio la mammella, le ossa, le mucose e la cute) nonché alcune fasi importanti del metabolismo degli zuccheri e dei grassi. I principali sono l'estradiolo, l'estrone e l'estriolo la secrezione inizia a partire dal periodo pre-puberale e avviene a livello delle ovaie. Nella loro sintesi intervengono anche le ghiandole surrenali e, durante la gravidanza, la placenta. Gli estrogeni sono disponibili anche sotto forma di farmaci e vengono impiegati quando è necessario rimediare a una loro carenza organica (per esempio in menopausa o in alcune malattie) oppure come componente, insieme al progesterone, della pillola contraccettiva. La loro assunzione va sempre valutata con attenzione insieme al proprio medico.
Ormone steroideo estrogeno, secreto dal follicolo ovarico in via di maturazione e, durante la gravidanza, dalla placenta. Meno potente dell'estradiolo da cui deriva, è responsabile delle modificazioni cui va incontro la mucosa vaginale durante la prima metà del ciclo mestruale.
Sigla derivata dall'espressione inglese Extracorporeal Shock Wave Lithotripsy, con cui si indica la litotripsia extracorporea con onde d'urto, ossia la tecnica utilizzata per frantumare i calcoli renali dall'esterno, in modo non invasivo.
Antibatterico usato in associazione con altri farmaci per il trattamento della tubercolosi. Escreto per via urinaria e generalmente ben tollerato, in una piccola percentuale di pazienti (3 per cento circa) può causare una diminuzione dell'acuità visiva con daltonismo, che però regredisce alla sospensione. Può anche indurre febbre e arrossamenti cutanei.
Farmaco scoperto di recente e approvato negli Stati Uniti per la cura dell'artrite reumatoide. Somministrato per iniezione due volte la settimana, neutralizza gli effetti del fattore di necrosi tumorale (TNF), una molecola secreta dalle cellule del sistema immunitario che sembra essere la principale responsabile dei sintomi della malattia. Nonostante gli studi finora compiuti sembrino attestarne l'efficacia e la tollerabilità, mancano dati relativi a terapie protratte, che è stato ipotizzato possano aumentare il rischio di infezioni cosiddette opportunistiche.
Sostanza che si forma nell’organismo come prodotto del metabolismo dell’aminoacido serina.
Nome chimico dell'alcol etilico, utilizzato anche per la preparazione dei liquori. Si presenta come un liquido incolore, miscibile in acqua, infiammabile, di odore gradevole. L'etanolo è prodotto per trasformazione degli zuccheri a opera di microrganismi durante un processo detto fermentazione alcolica. Per la sua azione battericida trova impiego anche come disinfettante o solvente, previa denaturazione con sostanze tossiche che lo rendono non idoneo all'uso alimentare (alcol denaturato). Nell'uomo il suo metabolismo è principalmente a carico del fegato.
Tendenza degli occhi a deviare dal loro allineamento normale. Questa condizione è indice di uno strabismo latente ed emerge soprattutto quando un occhio viene coperto. Se non diagnosticata e tempestivamente trattata, può dar luogo a una riduzione della capacità visiva (ambliopia).
Abuso compulsivo di etere o solventi industriali, che vengono inalati allo scopo di procurarsi uno stato di euforia ed eccitazione. Una simile pratica, oltre a causare alterazioni della sfera psichica, conduce all'intossicazione cronica, con gravi danni a carico di cervello, rene, fegato e midollo osseo, ed espone al rischio di morte improvvisa per arresto respiratorio o aritmia cardiaca.
Anomalia a carico del nucleo cellulare, che presenta un numero di cromosomi diverso da quello consueto.
Individuo portatore, rispetto a un singolo carattere genetico, di una coppia di alleli differenti, ereditati uno dal padre e l'altro dalla madre. In molte malattie genetiche tale condizione equivale allo stato di portatore sano, che a sua volta comporta una possibilità pari al 50 per cento di trasmettere alla prole il gene anomalo. Perché si sviluppi la malattia occorre infatti che il soggetto abbia ereditato entrambi i geni difettosi dai genitori portatori, in altre parole che sia omozigote per quel gene particolare.
Liquido incolore e infiammabile, che a contatto con l'aria evapora velocemente. Trova impiego come anestetico di superficie per piccoli interventi ambulatoriali, perché quando viene vaporizzato sulla cute provoca un repentino abbassamento della temperatura locale con conseguente insensibilità da freddo.
Sinonimo di alcolismo
Osso che concorre a costituire la base della scatola cranica, insieme con lo sfenoide e con la porzione orbitale del frontale. Forma inoltre le pareti delle due orbite e la volta della cavità nasale, separata dalla fossa anteriore del cranio. L'etmoide presenta inoltre due masse laterali caratterizzate dalle cosiddette celle etmoidali, piccole cavità comunicanti con la cavità nasale principale, che possono andare incontro a processi infiammatori (sinusite etmoidale).
Processo infiammatorio acuto o cronico a carico della mucosa che riveste le cavità dell'osso etmoide. Si manifesta con dolore alla radice del naso, sanguinamento, disturbi olfattivi, tumefazione delle palpebre, lacrimazione. La terapia è a base di antibiotici.