Disturbo della personalità, riconducibile al narcisismo, caratterizzato da un'anomala percezione delle proprie capacità e qualità, ritenute superiori alla norma.
Manifestazione dell'orgasmo maschile, caratterizzata dalla fuoriuscita di sperma dall'uretra. Si tratta di un fenomeno riflesso regolato dal sistema nervoso autonomo e il suo meccanismo si articola in due fasi. La prima è costituita dalla contrazione della muscolatura del dotto deferente, il canale che convoglia il liquido seminale nell'uretra. La seconda fase consiste invece nell'espulsione dello sperma all'esterno, grazie all'azione di diversi muscoli pelvici e dell'uretra. L'eiaculazione è in genere il momento finale del rapporto sessuale ma, specialmente durante la pubertà, può manifestarsi anche in altre condizioni, per esempio durante il sonno (la cosiddetta polluzione notturna).
Termine utilizzato in psicologia per indicare la capacità di tradurre impressioni visive, ma anche acustiche o tattili, in immagini nitide e ricche di particolari. Tale manifestazione sembra essere caratteristica della prima infanzia e in ambito clinico viene nettamente distinta dalle allucinazioni.
Disturbo che interessa il tessuto elastico dell'organismo e che può riguardare individui di tutte le età. La malattia può essere di origine congenita, ma può anche derivare da intossicazioni o sovraffaticamento psicofisico.
Lacerazione delle fibre elastiche del tessuto connettivo, conseguente a una patologia congenita. Colpisce tutto l'organismo, in particolare le fibre dell'occhio, del cuore e del derma, lo strato profondo della cute (in questo caso si manifesta con piccole bolle lineari e di colore giallastro).
Aumento di volume di un arto, dovuto alla presenza di un edema duro e cronico della cute. L'elefantiasi può insorgere a seguito di un'asportazione chirurgica di linfonodi, come nel caso di una mastectomia con asportazione di parte del tessuto dell'ascella: in questo caso si parla di elefantiasi chirugica. Esiste anche la forma tropicale, che può manifestarsi in concomitanza con la filariasi, un'infezione parassitaria.
Tumefazione della cute che si manifesta in seguito all'iniezione di liquidi oleosi, i quali possono accumularsi nella zona in cui è stata praticata l'iniezione e causare una reazione locale.
Tipo di anestesia generale ottenuta sottoponendo il paziente a correnti elettriche polarizzate, ad alta frequenza e con impulso ritmico.
Tecnica chirurgica utilizzata per la rimozione ambulatoriale di piccole ulcere, emangiomi, tumori o per l'emostasi durante gli interventi chirurgici. L'elettrocoagulazione si basa sull'impiego combinato di correnti ad alta frequenza, elevato amperaggio e bassa tensione grazie alle quali è possibile creare un'escara (formazione necrotica e indurita) profonda e di forma conica che viene eliminata insieme con il tessuto che si vuole rimuovere. Viene utilizzata anche in chirurgia estetica per la rimozione dei peli superflui.
Visualizzazione grafica del risultato dell'elettrococleografia, esame che consente di misurare la soglia uditiva. Il tracciato mostra l'andamento degli impulsi sonori percepiti dal paziente, misurati da un piccolo elettrodo posizionato nelle immediate vicinanze della coclea, la struttura ossea dell'orecchio interna che converte le vibrazioni meccaniche in segnali elettrici per il nervo acustico.
Elettroencefalogramma (EEG) eseguito nel corso di particolari interventi neurochirurgici (come per esempio la rimozione di tumori cerebrali) applicando una serie di elettrodi sulla superficie della corteccia cerebrale.
Indagine di laboratorio eseguita su particelle colloidali dotate di carica elettrica, che vengono sospese in un gel (a base di cellulosa o poliacrilamide) e mobilizzate mediante impulsi elettrici. Sottoposte al campo elettrico, le particelle si muovono attraverso le maglie del gel con velocità differente, che dipende dalla loro dimensione. In questo modo possono essere separate diverse particelle contenute in uno stesso campione, come per esempio il sangue. L'elettroforesi viene utilizzata infatti sulle lipoproteine, in modo da separare i vari tipi di grassi del sangue, oppure per l'emoglobina e lo studio delle emoglobinopatie.
Tecnica di laboratorio che consente di rilevare la presenza e la concentrazione di un antigene in un campione biologico. L'elettroimmunodiffusione si basa sui principi dell'elettroforesi, tecnica che consente di separare molecole in base alle loro dimensioni, e sui principi dell'immunologia, secondo cui un particolare antigene può essere riconosciuto in maniera specifica da un anticorpo.
Separazione in ioni di una sostanza in soluzione (elettrolita) ottenuta mediante applicazione di una corrente elettrica da un polo positivo (catodo) a uno negativo (anodo). Gli ioni carichi positivamente migrano verso l'anodo, quelli carichi negativamente verso il catodo.
Sostanza dotata della capacità di scindersi in ioni e perciò in grado di condurre la corrente elettrica. In relazione alla carica elettrica di cui sono dotati, gli elettroliti vengono detti cationi (positivi) oppure anioni (negativi). All'interno dell'organismo umano hanno l'importante funzione di mantenere il cosiddetto equilibrio idroelettrolitico, che consente il regolare svolgimento delle funzioni cellulari. Eventuali alterazioni in difetto o in eccesso possono causare disturbi o vere e proprie patologie.
Tecnica diagnostica grazie alla quale è possibile monitorare l'attività della retina, servendosi di segnali luminosi indirizzati verso l'occhio. A tale scopo vengono applicati due elettrodi esterni simili a lenti a contatto, uno alla cornea e uno sulla tempia.
Trattamento dei disturbi psichiatrici, ormai in disuso, che prevede l'applicazione sulle tempie di una corrente elettrica di varia intensità allo scopo di generare un accesso di convulsioni.
Presenza nell'aria di alte quantità di onde elettromagnetiche, emesse da sorgenti artificiali quali per esempio i ripetitori per telefoni cellulari. In Italia è in vigore dal 1988 una specifica legge che fissa un tetto massimo di emissione, ma negli ultimi anni la concentrazione di elettrosmog ha subito un notevole picco verso l'alto. Attualmente sono in corso numerose ricerche volte a verificare gli effetti di tali onde sull'organismo, in particolare sulla loro potenziale capacità di far insorgere tumori.
Esame diagnostico che si avvale dei potenziali elettrici dell'intestino per evidenziare l'attività dell'organo.
Approccio terapeutico a disturbi e patologie dell'apparato muscolo-scheletrico che si avvale delle proprietà della corrente elettrica.