Strato della parete del cuore costituita da tessuto muscolare. è la parte che si contrae e per consentire le regolari funzioni cardiache e necessita costantemente di grandi quantità di ossigeno e sostanze nutrienti, che vi giungono grazie alle arterie coronarie. Un apporto irregolare danneggia cellule del tessuto muscolare e in casi estremi ne causa il decesso (infarto miocardico), con pericolose ripercussioni sull'intero organismo.
Patologia che colpisce il miocardio, caratterizzata da una ridotta capacità di contrazione del muscolo cardiaco, che può essere di diversa gravità. In alcuni casi una miocardiopatia può favorire la comparsa di aritmie che, se interessano la parte destra del cuore, tendono a essere molto pericolose. Le cause di tale disturbo sono in genere genetiche o infettive talvolta possono essere coinvolti farmaci o sostanze tossiche. Le miocardiopatie genetiche sono a decorso progressivo e si manifestano più o meno precocemente con differenti gradi di intensità in relazione al difetto genetico quelle infettive invece sono caratterizzate da esordio brusco o rapido: possono guarire del tutto o anche stabilizzarsi, mentre i peggioramenti sono legati al tipo e alla gravità dell'infezione.
Patologia infiammatoria che interessa il miocardio. Si manifesta con stanchezza, affanno e altri sintomi correlati alla ridotta capacità di contrazione del tessuto muscolare del cuore. All'origine della miocardite vi sono in genere infezioni virali, ma essa può insorgere anche in presenza di malattie reumatiche e autoimmuni. Talvolta la patologia è accompagnata da una pericardite, che può aggravare i disturbi e causare forti dolori toracici.
Contrazione muscolare limitata e involontaria se la contrazione coinvolge singole unità motorie dà vita alle cosiddette fascicolazioni. In alcuni casi il mioclono è fisiologico, per esempio i piccoli movimenti che si manifestano immediatamente prima del sonno, ma può far parte del quadro clinico di diverse patologie neurologiche, metaboliche e disturbi elettrolitici. Il mioclono può essere trattato con baclofene, clonazepam o acido valproico.
Sofferenza di un muscolo conseguente a una infiammazione. All'origine del disturbo possono esserci infezioni, traumi, contratture o stiramenti, intensa attività fisica e così via. Le forme lievi tendono a risolversi spontaneamente, mentre per quelle più gravi occorre una terapia specifica.
Proteina indispensabile per il corretto funzionamento dei muscoli. Si trova all'interno delle cellule muscolari e ha la capacità di trasportare, immagazzinare e cedere ossigeno grazie alla presenza di un pigmento ferroso (per questo motivo viene anche detta metalloproteina). L'ossigeno viene infatti legato mediante il ferro e rilasciato al momento del bisogno in caso di trauma muscolare con rottura dei tessuti la mioglobina filtra nel sangue e viene poi eliminata con le urine.
Comparsa di mioglobina all'interno delle urine, rilevata mediante uno specifico esame. Segnala la presenza di danni muscolari ed è particolarmente intensa in caso di rabdomiolisi.
Forma tumorale di natura benigna che si sviluppa dal tessuto muscolare. Se ne distinguono due tipi in relazione alla localizzazione: il leiomioma compare nel tessuto muscolare liscio, mentre il rabdomioma interessa il muscolo striato. Un mioma particolarmente frequente è quello uterino.
Intervento chirurgico praticato per asportare un mioma, in genere localizzato all'utero. L'operazione viene eseguita in laparotomia allo scopo di preservare l'integrità dell'organo.
Disturbo patologico che interessa il tessuto muscolare striato, senza coinvolgere il sistema nervoso centrale o periferico. Può avere origine ereditaria oppure essere collegato a malattie endocrine (acromegalia, ipo- e ipertirodismo) e immunitarie (sclerodermia) oppure a farmaci, per esempio steroidi.
Disturbo della vista dovuto a un difetto del potere di rifrazione dell'occhio causato da anomalie della cornea (caratterizzata da una curvatura eccessiva) o del globo oculare. In condizioni di normalità la luce converge direttamente sulla retina, mentre nelle persone miopi il fuoco si trova davanti alla retina: questo fa sì che gli oggetti lontani vegano percepiti in maniera sfocata. La miopia è un disturbo estremamente diffuso e può essere trattata con apposite lenti correttive. Da qualche tempo è possibile avvalersi anche della chirurgia rifrattiva, in grado di modificare la forma della superficie anteriore dell'occhio attraverso tecniche di microchirurgia oculistica.
Meccanismo involontario che causa la riduzione del diametro della pupilla, in seguito alla contrazione del muscolo sfintere. è una reazione fisiologica in presenza di forte illuminazione, ma può anche far parte del quadro clinico di patologie quali lesioni cerebrali o del sistema nervoso simpatico cervicale o essere indotta da farmaci. Il meccanismo contrario prende il nome di midriasi.
Proteina presente all'interno delle cellule muscolari in grandi quantità. Insieme a un'altra proteina del tessuto muscolare chiamata actina è responsabile della contrattilità e dell'elasticità dei muscoli.
Disturbo infiammatorio che interessa il tessuto muscolare e connettivo. è causato spesso da malattie autoimmuni ma può avere origine anche da infezioni batteriche o virali. Si manifesta con debolezza muscolare e atrofia simmetrica.
Infiammazione cronica che interessa il tessuto connettivo del muscolo quadricipite femorale, che va incontro a una progressiva necrosi e viene sostituito da tessuto cicatriziale, perdendo elasticità e funzionalità. La patologia tende a manifestarsi in seguito a sforzi fisici particolarmente intensi ed è caratterizzata da una persistente contrattura del muscolo.
Incisione del tessuto muscolare eseguita mediante uno speciale bisturi detto miotomo. La miotomia è necessaria nel corso di interventi chirurgici in cui occorre accedere a organi situati in profondità o al cuore ma anche per suturare vasi sanguigni lesionati.
Contrazione muscolare che persiste anche dopo la cessazione dello sforzo. Si tratta di un disturbo che si manifesta nel quadro di patologie in genere ereditarie quali la miotonia congenita di Thomsen, che insorge a carico dei muscoli che controllano faringe e laringe e poi si estende all'intero apparato muscolare, e la distrofia miotonica di Steinert, che interessa invece la muscolatura di viso e braccia ed è associata a malattie cardiovascolari e del sistema endocrino.
Infiammazione della membrana del timpano dovuta a virus o batteri. I sintomi della miringite sono dolore e vescicole localizzate sul timpano. Il trattamento si basa sulla somministrazione di antibiotici e antinfiammatori.
Operazione chirurgica eseguita in caso di perforazione del timpano. è un intervento ricostruttivo e comporta l'applicazione sulla membrana timpanica danneggiata di un lembo di cute prelevato dalla regione retroauricolare. La miringoplastica viene detta esterna o interna in relazione alla superficie timpanica interessata dall'intervento.
Intervento praticato nella terapia dell'otite media suppurativa: prevede l'incisione della membrana timpanica per consentire il deflusso del pus accumulatosi. Tale pratica è stata oggi accantonata in seguito all'introduzione degli antibiotici, ma viene ancora utilizzata nei casi di otite media secretoria, in gravi forme infettive o per istillare farmaci nell'orecchio."