Gruppo di muscoli che consentono l'attività masticatoria e che intervengono, parzialmente, anche nella fonazione. La loro azione muove la mandibola facendole compiere spostamenti sia laterali sia circolari: si dividono in elevatori, abbassatori, propulsori e detrattori. Il controllo di questi muscoli è affidato ad alcuni nervi cranici che regolano la forza della masticazione in modo da sviluppare una tensione sufficiente ma non eccessiva sulle strutture dentarie.
Struttura anatomica costituita da tessuto muscolare e rivestita di tessuto connettivo. L'organismo umano dispone di due tipi di muscolatura, volontaria e involontaria a questi va aggiunto il muscolo cardiaco, che presenta sostanziali differenze rispetto ai precedenti. I muscoli striati e quelli scheletrici sono volontari, controllati cioè dal soggetto, e si suddividono in superficiali e profondi: i primi si trovano nel collo e nella testa a livello della faccia profonda del derma svolgono funzioni prevalentemente mimiche i muscoli scheletrici invece si inseriscono direttamente sulle ossa e rendono possibili tutti i movimenti della struttura scheletrica. I muscoli lisci invece sono muscoli involontari e vengono controllati dal sistema nervoso autonomo sono presenti nelle pareti del tubo digerente, dei vasi sanguigni e linfatici, dell'utero e dei bronchi. Il muscolo cardiaco è un caso particolare, in quanto è costituito da fibre striate, ma è involontario. Il meccanismo di contrazione è identico in entrambi i tipi di muscolo, anche se il tempo necessario perché quelli lisci si contraggano e rilascino è molto più lungo rispetto agli striati. La parte contrattile del muscolo viene detta ventre: è di colore rosso e consistenza molle ed è rivestita da uno strato di tessuto connettivo. Il ventre è formato da fasci muscolari primitivi, che a loro volta danno vita a fasci secondari e terziari l'irrorazione sanguigna e linfatica è abbondante e le fibre nervose sono di tipo sia sensitivo sia motorio. Lo stimolo per la contrazione viene trasmesso da specifici mediatori chimici liberati all'estremità delle fibre nervose motrici actina, miosina, tropomiosina e troponina, sono le sostanze proteiche essenziali per innescare il meccanismo.
Muscolo presente sulla parte anteriore del torace e divisa in grande e piccolo pettorale. Il grande pettorale è un muscolo striato di forma triangolare, largo e piatto si inserisce nell'omero a livello della doccia del bicipite ed è grazie a esso che è possibile ruotare il braccio verso l'interno e avvicinarlo al torace. Il piccolo pettorale consente di abbassare la spalla ha le medesime caratteristiche del grande ma un estremo è fissato alla scapola e l'altro si inserisce sulla terza, quarta e quinta costa.
Agente in grado di indurre una mutazione a livello della sequenza del DNA. Sono agenti mutageni il fumo di sigaretta, le radiazioni ionizzanti, i pesticidi e alcuni virus, che nell'uomo possono indurre neoplasie benigne o maligne.
Condizione patologica caratterizzata dall'incapacità di parlare. Il mutismo può dipendere da danni alle strutture anatomiche e nervose coinvolte nella fonazione oppure avere cause volontarie: in questo caso gli organi sono intatti ma il soggetto si rifiuta o non riesce a utilizzarli, per esempio in seguito a traumi di natura psicoemotiva.