Organulo cellulare di forma sferica, formata da due membrane ricche di enzimi, una esterna liscia e l'altra interna e finemente ripiegata. I mitocondri svolgono un ruolo fondamentale nella produzione di energia per la cellula, nella sintesi delle proteine e nel metabolismo dei grassi.
Meccanismo di divisione cellulare con cui da una cellula ""madre"" nascono due cellule ""figlie"" uguali tra loro. Le fasi della mitosi sono quattro e sono dette rispettivamente profase, metafase, anafase e telofase. Nella profase avviene la duplicazione dei cromosomi nella metafase questi ultimi si dispongono sul piano equatoriale della cellula e nel corso dell'anafase si separano per raggiungere i capi opposti della cellula. La telofase infine è caratterizzata dalla separazione fisica della cellula in due parti, in modo che in ciascuna sia presente una serie di cromosomi. La mitosi è un processo molto delicato e complesso ed eventuali errori comportano un'imperfetta duplicazione dei cromosomi e conseguenti anomalie più o meno gravi a danno delle nuove cellule.
Forma di assuefazione o tollerabilità nei confronti di alcune sostanze in seguito alla ripetuta e prolungata assunzione di quantità della stessa sempre maggiori.
Accumulo a livello sottocutaneo di zuccheri complessi associati a proteine. La forma detta mixedema primario è presente nei soggetti colpiti da grave ipotiroidismo. Si manifesta con voce rauca, cute pallida e giallastra, sopracciglia rade e labbra tumide la lingua appare ingrossata e i movimenti sono rallentati. L'anemia e una grave cardiopatia completano il quadro clinico. Il trattamento interviene sull'ipotiroidismo e prevede la somministrazione di ormoni tiroidei.
Forma tumorale di tipo benigno costituita da cellule di tessuto connettivo mucoso di piccole dimensioni e dalla forma stellata o di fuso. Colpisce in prevalenza il cuore, solitamente l'atrio sinistro, e spesso si estende ai tessuti circostanti. I sintomi del mixoma sono vari e complessi e sono associati a embolie e difficoltà di circolazione ematica il tumore viene diagnosticato grazie all'ecografia cardiaca e viene rimosso chirurgicamente.
Acronimo dell'inglese Maturity-Onset Diabetes of the Young, è una rara variante di diabete mellito che si manifesta nel 2 per cento dei soggetti giovani assumendo le caratteristiche cliniche di un diabete tipo 2, patologia che di norma interessa soggetti adulti. A differenza dei coetanei affetti da diabete di tipo 1 infatti, essi non necessitano di insulina e non hanno facilità al coma diabetico. Mentre il normale diabete di tipo 2 è una malattia famigliare di cui non si conoscono le precise modalità di trasmissione, il MODY viene considerato una vera e propria patologia ereditaria trasmessa con modalità autosomica dominante. Ciò significa che il figlio di un genitore affetto ha il 50 per cento di probabilità di esserne colpito a sua volta, indipendentemente dal sesso. Il trattamento non differisce sostanzialmente dal diabete di tipo 2.
Anomalia nello sviluppo di un ovulo fecondato, che una volta nell'utero degenera e assume le caratteristiche di una massa grumosa composta di sangue, placenta e membrane fetali.
Processo degenerativo che interessa i villi coriali, con formazione di cisti, spesso associate a emorragie, e conseguente aumento delle dimensioni dell'utero.
Patologia virale che colpisce la pelle, in particolare l'area del viso, del pube e dei genitali. La trasmissione avviene per via sessuale o per contatto diretto e la patologia si manifesta con papule del diametro di 2-10 mm circa, di colore chiaro e caratterizzate da una piccola depressione centrale, che non sono tuttavia associate a disturbi particolari. Se l'infezione non scompare da sola entro qualche mese, è necessario procedere al trattamento crioterapico per ciascuna papula.
Essa colpisce soprattutto gli uomini (ma sempre più frequentemente anche le donne) ed è determinata sia da fattori ormonali, in particolare elevate concentrazioni di ormoni maschili (androgeni) nel sangue, sia da fattori ereditari. Un altro tipo particola
Controllo continuo della frequenza cardiaca del feto, che di norma è maggiore di quella dell’adulto (120-160 battiti al minuto), ma che diminuisce in caso di ridotto apporto di ossigeno. Se tale flessione avviene in fase di contrazione uterina viene considerato un fenomeno del tutto normale, purché i valori tornino ad aumentare e si stabilizzino negli intervalli tra una contrazione e l’altra. Se invece la riduzione della frequenza cardiaca si prolunga o si aggrava, è indice di sofferenza fetale. Il battito può essere ascoltato direttamente o tramite doppler. Durante il parto la necessità di un controllo prolungato rende utile la registrazione dell’ECG fetale, mediante posizionamento di un piccolo elettrodo sul capo del feto.
Tecnica diagnostica, chiamata anche impropriamente Holter della pressione, che consente di controllare la pressione arteriosa più volte nella giornata in modo automatico. Al paziente viene applicato un bracciale collegato a un piccolo apparecchio portatile che, a intervalli programmati dal medico (in genere ogni 30 minuti durante il giorno e ogni ora durante la notte), registra i valori pressori. Il paziente può svolgere le sue normali attività, avendo solo l'accortezza di trascriverle in dettaglio e di non muovere il braccio quando si accorge che il bracciale si sta gonfiando. Dopo 24 ore l'apparecchio viene rimosso e i valori registrati su un tabulato. L'esame è indicato nella cosiddetta ""ipertensione da camice bianco"", cioè in quei soggetti con forte componente emotiva in cui la pressione aumenta per il solo fatto di farsela misurare dal medico. Consente inoltre di valutare se i valori mantengono le normali variazioni nell'arco delle 24 ore (il ""ritmo circadiano"" della pressione), con valori più elevati nel primo mattino e più bassi nelle ore notturne e di controllare se l'eventuale terapia è efficace in tutte le ore della giornata.
Sottoclasse di globuli bianchi (leucociti) dotati di un grosso nucleo di forma sferica e caratterizzati da dimensioni maggiori rispetto alle altre cellule leucocitarie. Dai monociti, che costituiscono circa il 3-6 per cento di tutti i globuli bianchi, possono originarsi due diversi tipi di cellule del sistema immunitario: i macrofagi, capaci di fagocitare batteri o corpi estranei, e le cellule dendritiche, che partecipano all'attivazione delle risposte immunitarie.
Anomalo incremento del numero di monociti nel sangue periferico. La monocitosi è caratteristica di patologie quali tubercolosi, endocardite batterica subacuta e anemia emolitica, oltre che di alcuni tumori del sangue e delle collagenopatie.
Patologia virale acuta causata da un microrganismo della famiglia degli herpesvirus detto virus di Epstein-Barr (in sigla EBV) che colpisce i linfociti di tipo B. La malattia può interessare bambini e adulti. Il contagio avviene in genere attraverso la saliva e ha un periodo d'incubazione che varia dai 30 ai 50 giorni. Sebbene possa talvolta essere asintomatica, la mononucleosi si manifesta con sintomi generici quali affaticamento, sensazione di malessere diffuso e leggera febbre può comparire inoltre una faringite molto dolorosa. Segni clinici sono invece la tumefazione di un linfonodo, l'ingrossamento della milza e del fegato (questi ultimi presenti nel 50 per cento dei casi). La malattia guarisce spontaneamente in tempi più o meno lunghi e talvolta può essere necessario il ricovero la terapia è sintomatica.
Anomalia caratterizzata dalla presenza nello scroto di un solo testicolo, in genere conseguente a criptorchidismo oppure ad aplasia testicolare monolaterale, un difetto congenito che comporta la mancata formazione del testicolo. Il monorchidismo non compromette la fertilità del soggetto.
Gas che deriva da una difettosa combustione del carbone. è estremamente tossico e non ha odore, per cui la sua presenza nell'aria non può essere individuata. Se inalato può portare alla morte in quanto si lega irreversibilmente all'emoglobina al posto dell'ossigeno, impedendo l'ossigenazione delle cellule dell'organismo e danneggiando cuore e sistema nervoso. L'avvelenamento da monossido di carbonio è responsabile ogni anno di numerosi incidenti domestici, causati in prevalenza da scaldabagni, caldaie o stufe difettose. I sintomi sono nausea e sonnolenza, seguiti da perdita di coscienza se l'intervento non è tempestivo il decesso è purtroppo inevitabile.
Organismo che deriva da un unico zigote. Poiché la divisione cellulare avviene nello stadio di blastomero, che precede la fase della differenziazione, tali organismi hanno caratteristiche genetiche assolutamente identiche: è il caso per esempio dei gemelli monozigoti.
Malattia infettiva dell'infanzia di origine virale. Appartiene al gruppo delle malattie esantematiche, ossia caratterizzate dalla presenza di una estesa eruzione cutanea. La diffusione avviene attraverso le goccioline espulse con lo starnuto o la tosse dagli ammalati che si trovano nella fase iniziale della malattia. Dopo una settimana di incubazione con febbre anche elevata, raffreddore, occhi arrossati e tosse irritativa, compaiono le caratteristiche macchie di Koplik, ovvero chiazzette biancastre all'interno delle guance in corrispondenza dei denti molari. A esse fa seguito dopo qualche giorno il vero e proprio esantema, sotto forma di macchie rosse su viso e collo che rapidamente si allargano e si diffondono verso il basso, interessando torace, dorso e arti. In genere l'esantema regredisce nell'arco di una settimana. Rare le complicazioni batteriche, in genere polmonite e otite media ancor più rara (un caso ogni 1000-2000 ammalati) è l'encefalite, che può dare conseguenze anche gravi a livello neurologico. Il trattamento richiede riposo ed eventualmente farmaci per calmare la febbre o la tosse irritativa. Dopo la guarigione il morbillo conferisce immunità permanente a questo proposito è disponibile anche un vaccino inserito negli schemi delle vaccinazioni infantili facoltative." Morbo celiaco,"Conosciuto anche con il nome di celiachia o sprue, è una patologia cronica caratterizzata da malassorbimento intestinale e dovuto all'intolleranza al glutine. Le cause della malattia non sono del tutto note si ipotizzano fattori ereditari associati a una reazione autoimmunitaria diretta contro la gliadina, una delle proteine del glutine, responsabile del deterioramento dei villi intestinali. Il morbo celiaco compare spesso nei primi anni di vita, quando nella dieta vengono introdotti alimenti contenenti glutine (presente in cereali quali frumento, segale orzo e farro) ma può insorgere anche in età adulta oppure rimanere latente per tutta la vita. I primi sintomi sono diarrea, problemi digestivi (steatorrea) e dolori addominali, accompagnati talvolta da anemia, stomatite e dermatite da herpes virus. La terapia si basa sulla completa eliminazione del glutine dalla dieta, ricordando che esso viene spesso aggiunto nella preparazione industriale di numerosi alimenti, per esempio insaccati, gelati e salse. Tra i cibi consentiti ai soggetti celiaci vanno segnalati carne, pesce, legumi e cereali quali riso e mais.
Malattia delle ghiandole surrenali caratterizzata dall'insufficiente secrezione di ormoni (glicocorticoidi e mineralcorticoidi) da parte della corteccia surrenalica, ossia la zona esterna delle ghiandole. Il danno è dovuto nella maggioranza dei casi a un processo autoimmunitario, nei restanti casi alla tubercolosi. La mancanza di questi importanti ormoni altera l'intero metabolismo e si manifesta con debolezza, pressione bassa, calo ponderale e diminuita resistenza alle infezioni e agli stress. I pazienti colpiti dal morbo di Addison presentano inoltre un caratteristico colorito scuro della pelle, in particolare nei punti sottoposti a pressione o sfregamento come le pieghe cutanee, le prominenze ossee e le cicatrici. Il sospetto diagnostico viene posto in base ai sintomi e ai comuni esami di laboratorio per la conferma occorrono test specifici di stimolazione delle ghiandole surrenali. Utili anche TAC ed ecografia delle surrenali. La somministrazione degli ormoni carenti controlla bene la malattia. Un eventuale processo tubercolotico in atto richiede invece una terapia specifica.