L'assenza è un disturbo neurologico dell'età pediatrica e della prima adolescenza tipico di certe sindromi epilettiche. Gli episodi, che durano pochi secondi, sono caratterizzati da alterazione della coscienza e perdita delle attività mentali. Al momento del ritorno alla normalità il soggetto non ricorda nulla degli istanti precedenti. Per essere diagnosticata con certezza è necessario effettuare un elettroencefalogramma (EEG).
Detta anche ipotermia, è una condizione caratterizzata da un progressivo abbassamento della temperatura interna oltre i 34°C, che si verifica quando l'organismo rimane per lungo tempo esposto a temperature molto basse. I primi segnali dell'assideramento sono forti brividi e un generale intorpidimento, cui fanno seguito letargia e confusione mentale accompagnate a volte da allucinazioni e aggressività. Al di sotto dei 25°C insorgono bradicardia, coma, blocco respiratorio e cardiaco, che non sempre sono però seguiti dal decesso. Molto dipende dal trattamento, che è sempre molto delicato in quanto le manovre per riportare la temperatura corporea su valori adeguati possono sviluppare complicazioni mortali. Per l'ipotermia grave occorre procedere con una dialisi peritoneale mediante soluzione dializzante calda, mentre caso di ipotermia lieve il riscaldamento viene effettuato grazie a una sorgente esterna e a partire da tronco e addome. L'ipotermia può essere determinata anche da disfunzioni dei meccanismi di termoregolazione dell'organismo. Ulteriori cause sono individuabili nella denutrizione, nei traumi intensi e nell'abuso di alcol.
vale a dire le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi sul territorio, dalla medicina di base all'assistenza farmaceutica. Si va dalla specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani e ai malati gravi ai servizi territoriali consultoriali, alle strutture semiresidenziali e residenziali
attraverso il pronto soccorso, il ricovero ordinario, i day hospital, la day surgery, le strutture per la lungodegenza e la riabilitazione.
collettiva in ambiente di vita e di lavoro, che comprende tutte le attività di prevenzione rivolte alle collettività e ai singoli, dai rischi infortunistici negli ambienti professionali alle profilassi delle malattie infettive, vaccinazioni e programmi di diagnosi precoce
Somministrazione contemporanea di più farmaci. L'associazione si attua nei casi in cui l'azione singola di un preparato si riveli inefficace e debba essere potenziata, oppure nei casi in cui si renda necessario prevenire o diminuire eventuali effetti collaterali. L'azione combinata di più farmaci è tipica della terapia dell'ipertensione arteriosa, della chemioterapia antitumorale e di alcune malattie infettive.
Porzione allungata, di forma filamentosa, tipica delle cellule del sistema nervoso, i neuroni. Lungo l'assone vengono trasferiti gli impulsi nervosi generati all'interno della cellula nervosa. La parte terminale dell'assone, infatti, è quella deputata alla sinapsi, il contatto tramite cui il neurone trasmette un segnale ad altri neuroni o agli organi destinatari degli impulsi. Per garantire che il segnale non venga disperso, l'assone è ricoperto di una guaina proteica, la mielina, prodotta da altre cellule del sistema nervoso, le cellule gliali. Raggruppati in fasci, gli assoni vanno a costituire i vari nervi.
Fenomeno conseguente a una diminuzione della sensibilità dell'organismo all'azione di un farmaco: si tratta di un aumento della resistenza cellulare oppure di un aumento della capacità di metabolizzazione. Affinché il farmaco abbia ancora effetto è necessario aumentare progressivamente la dose somministrata. L'assuefazione si verifica frequentemente anche nei soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti, alcol, barbiturici e analgesici.
Condizione caratterizzata da riduzione della forza muscolare e ridotta capacità di concentrazione intellettuale. è tipica dei soggetti ansiosi e depressi: non esiste alcun impedimento all'articolazione dei movimenti ma il paziente denuncia stanchezza e scarsa energia. L'astenia muscolare può presentarsi anche come sintomo di patologie neurologiche, muscolari e ormonali.
Generale affaticamento oculare, caratterizzato da vari sintomi come lacrimazione, intolleranza alla luce (fotofobia) e cefalea, causato generalmente da difetti visivi corretti in maniera non adeguata o da sforzi eccessivi dell'occhio in situazioni di scarsa illuminazione.
Difetto neurologico caratterizzato dall'incapacità di riconoscere le forme al tatto, pur essendo in grado di riconoscere visivamente gli oggetti e di riprodurli con un disegno.
Difetto di rifrazione caratterizzato dall'incapacità per il soggetto di mettere a fuoco gli oggetti sia vicini sia lontani: la curvatura irregolare della cornea e del cristallino impedisce ai raggi luminosi di convergere nel fuoco. L'astigmatismo è di norma congenito ma può comparire anche in seguito a interventi chirurgici o a traumi oculari. Il trattamento consiste nell'uso di lenti cilindriche.
Rinuncia volontaria, dettata da motivazioni etiche, religiose o morali, a qualcosa (cibo, rapporti sessuali). Se la rinuncia interessa sostanze stupefacenti o comunque sostanze in grado di indurre dipendenza si possono verificare delle crisi, caratterizzate da disturbi e sintomi variabili, a seconda della sostanza interessata e al grado di assuefazione si parla in questo caso di sindrome da astinenza. L'esordio della crisi si ha circa mezza giornata dopo l'ultima assunzione, con sensazione di malessere generale, dolori muscolari, tachicardia, brividi, febbre e, talvolta, atteggiamenti di forte aggressività. La sindrome da astinenza può colpire anche i neonati partoriti da donne con problemi di tossicodipendenza.
I farmaci astringenti trovano impiego negli stati diarroici, emorragici e infiammatori. Sfruttando le proprietà di sostanze come i tannini e alcuni sali di calcio e alluminio, provocano la coagulazione delle proteine e bloccano la secrezione delle cellule ghiandolari. Gli astringenti sono noti anche all'industria cosmetica, che li impiega nei prodotti specifici per pelli grasse e nei deodoranti.
Tumore benigno che origina dagli astrociti, particolari cellule del sistema nervoso con funzioni di supporto. Localizzato prevalentemente nel cervelletto, colpisce soprattutto soggetti adulti di sesso maschile, di norma in età giovanile. La sintomatologia è evidente già diversi anni prima della diagnosi e consiste in disturbi psichici di modesta entità, attacchi di cefalea e crisi epilettiche. Se la posizione lo consente è consigliabile l'asportazione chirurgica: una volta rimosso, l'astrocitoma non dà recidiva né metastasi.
Disturbo neurologico che consiste nell'incapacità di controllare adeguatamente la misura e la precisione dei movimenti. Si parla di atassia sensoriale in presenza di un disturbo della percezione del movimento e di atassia motoria quando si manifesta l'incapacità di regolare in modo coordinato la contrazione muscolare. L'atassia può essere generalizzata oppure interessare soltanto alcuni segmenti corporei è caratterizzata da un andatura incerta a gambe larghe, un accorgimento involontariamente adottato per aumentare la base di appoggio e facilitare il mantenimento dell'equilibrio. All'origine dell'atassia possono esservi lesioni del cervelletto (di natura ischemica, tumorale o degenerativa) oppure dei nervi, con riduzione della sensibilità propriocettiva, che informa cioè sulla posizione delle varie parti del corpo. L'alcolismo è una delle cause più frequenti di atassia.
Malattia genetica caratterizzata da atassia lentamente progressiva, con interessamento prevalente degli arti inferiori rispetto a quelli superiori. Esordisce di solito prima dei 10 anni ed è caratterizzata da assenza dei riflessi osteotendinei, perdita del senso della posizione, disturbi del linguaggio (disartria) e della vista (nistagmo), perdita di forza a livello distale e gravi difetti cardiaci (miocardiopatia ipertrofica).
Patologia neurologica ereditaria che insorge tipicamente durante l'infanzia o la pubertà, ma che può interessare anche i giovani adulti. è causata dalla progressiva atrofia del cervelletto ed è caratterizzata da una grave atassia delle estremità, che si manifesta con disturbi del linguaggio (disartria) e della vista (nistagmo) che scompaiono dopo qualche ora. Al di fuori di tali episodi, il quadro neurologico del paziente è in genere normale. Il trattamento si basa sull'acetazolamide.
Condizione caratterizzata dall'impossibilità di raggiungere la completa espansione polmonare è causata da ostruzioni bronchiali o compressioni esterne che impediscono l'espansione di almeno una parte del polmone, causando il riassorbimento dell'aria contenuta in quella zona. La conseguenza principale dell'atelectasia è l'instaurarsi di una situazione di insufficienza respiratoria che può degenerare nella fibrosi polmonare. Se si verifica nei neonati è da supporre una carenza congenita di una particolare sostanza, il surfattante. La terapia da applicare deve essere volta a rimuovere la causa scatenante l'atelectasia, dal momento che l'insufficienza respiratoria in genere non è molto grave.
Condizione genetica, piuttosto rara, caratterizzata dall'assenza di uno o di entrambi i capezzoli. Più frequente è invece la comparsa di altri capezzoli, generalmente localizzati nella zona tra il pube e l'ascella. L'unico intervento possibile è quello chirurgico.