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Salute dalla A alla Z

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Cloruro di sodio

Il cloruro di sodio (il comune sale da cucina), è un sale presente in natura nella acque marine o come minerale (salgemma): viene utilizzato per insaporire o conservare gli alimenti. Una dieta equilibrata prevede non più di 500 mg di sale al giorno, poiché quantità superiori sono state individuate come uno dei fattori di rischio per l'ipertensione arteriosa. In ambito medico è invece costituente principale della cosiddetta soluzione fisiologica, utilizzata nella fleboclisi.

Clorzossazone

Farmaco ad azione miorilassante, in grado di bloccare la contrazione dei muscoli striati è efficace nella terapia delle contratture dei muscoli scheletrici di origine sia traumatica sia patologica.

Clostridium botulinum

Batterio Gram-positivo anaerobio obbligato (vive in ambienti privi di ossigeno), responsabile di una grave malattia detta botulismo. è diffuso in tutto il mondo, preferendo ambienti quali il suolo, i fondali marini e lacustri e le feci di alcuni animali. Produce spore dotate di una notevole capacità di sopravvivenza. Durante la germinazione, le spore producono una tossina che, se ingerita dall'uomo, provoca il botulismo, responsabile di lesioni muscolari e al sistema nervoso. Le spore possono germinare in alimenti conservati (carni, insaccati, conserve preparate in casa) se il procedimento di conservazione non viene effettuato correttamente.

Clostridium tetani

Batterio Gram-positivo le cui spore sono dotate di una notevole capacità di sopravvivenza nell'ambiente l'apertura di una ferita in un ambiente caratterizzato da precarie condizioni igieniche è sempre a rischio di infezione da parte del clostridium tetani, soprattutto se il tessuto lacerato viene lasciato a contatto con corpi estranei come pezzi di ferro arrugginito, terra o polvere. Una volta avvenuta l'infezione, le spore producono la neurotossina responsabile del tetano.

Clotrimazolo

Farmaco antimicotico ad ampio spettro impiegato nella terapia di molte infezioni fungine, soprattutto le candidosi vaginali. è presente in numerose preparazioni farmaceutiche per uso topico (creme,polveri e spray).

Cloxacillina

Antibiotico derivato dalla penicillina, particolarmente resistente alle betalattamasi, enzimi batterici in grado di inattivare le penicilline. La sua stabilità in ambienti a elevata acidità come lo stomaco lo rende idoneo all'assunzione per via orale.

Coagulazione del sangue

La coagulazione del sangue rappresenta uno degli stadi dell'emostasi, il processo fisiologico responsabile dell'arresto delle emorragie. Il processo comporta innanzitutto la reazione di costrizione dei vasi sanguigni coinvolti localmente, seguita dalla formazione di un aggregato di piastrine e dalla coagulazione vera e propria. Durante la coagulazione si ha la trasformazione del tappo piastrinico transitorio in un coagulo stabile della proteina fibrina, attraverso una serie di processi a catena che dal precursore fibrinogeno si conclude nella formazione di fibrina. tutto ciò avviene per mezzo di un'interazione tra specifici fattori proteici. La carenza di uno di questi fattori determina una tendenza alle emorragie (per esempio, l'emofilia in cui manca il fattore VIII) mentre un eccesso di coagulabilità si traduce in aumento del rischio di trombosi.

Coagulazione intravascolare disseminata

Grave alterazione della coagulazione del sangue che si verifica anche in assenza di emorragie o ferite. I meccanismi di coagulazione sono attivati in maniera anomala in tutti gli organi e provocano la formazione diffusa di piccoli coaguli, con aumento del rischio di trombosi. I consumo di fattori coagulativi provoca paradossalmente un aumento della tendenza alle emorragie, che si verificano sempre più frequentemente e in modo sempre più grave. Le cause possono essere disparate: da infezioni a tumori, da malattie ginecologiche e ostetriche a ustioni gravi.

Coagulo

Grumo di sangue che si forma come conseguenza del processo di coagulazione quando si ha una fuoriuscita di sangue dai vasi. Può presentarsi di consistenza più o meno solida ed è costituito da globuli rossi e bianchi, piastrine e fibrina. Quando si trova all'esterno dell'organismo, sulla cute, non deve essere rimosso per non causare la ripresa dell'emorragia. Un coagulo interno ai vasi sanguigni, che sia un trombo o un embolo, può causare complicazioni anche gravi, come un infarto o un ictus.

Coartazione

Termine usato per indicare il restringimento di una struttura dell'organismo la causa può essere sia traumatica sia patologica e può portare fino alla totale chiusura della struttura interessata.

Coartazione dell\'aorta

Malformazione congenita caratterizzata dalla presenza di restringimenti dell'aorta, che devono di solito essere corretti chirurgicamente. Può essere associata ad altre malformazioni cardiache.

Cobalto

Elemento chimico fondamentale nella formazione della vitamina B12 (detta appunto cianocobalamina) e presente naturalmente in quasi tutti gli organismi animali e vegetali. Un suo isotopo radioattivo è usato in oncologia per la radioterapia.

Coccidioidomicosi

Infezione micotica causata dalle spore di Coccidioides immitis, fungo tipico delle regioni sudoccidentali degli Stati Uniti. La coccidioidomicosi primaria è un'infezione di lieve entità con sintomi simili a quelli dell'influenza. Talvolta però l'infezione può estendersi ad altri organi, in particolare alle vie aeree, provocando la formazione di ulcere e tubercoli, lesioni caratteristiche della tubercolosi.

Coccige

Osso terminale della colonna vertebrale. Di forma triangolare, si trova nella parte posteriore del bacino ed è formato dalla fusione di 3-5 vertebre, cosiddette rudimentali, che costituiscono il residuo dell'appendice caudale umana. Si articola con l'osso sacro dopo i 60 anni si osserva una tendenza alla fusione con quest'ultimo.

Coccigodinia

Chiamata anche nevralgia coccigea o coccialgia, è un'intensa sensazione di dolore localizzata nella regione coccigea. Può verificarsi in seguito a traumi, parti complessi, stipsi cronica o nevralgie a carico dell'osso sacro. Può essere associata a episodi di dolori cervicali (cervicalgia) e lombalgia, soprattutto in soggetti sofferenti di artrosi. Il trattamento prevede la somministrazione di antidolorifici, ma nei casi più gravi può essere indicato intervenire chirurgicamente.

Cocco

Particolare tipo di batterio caratterizzato da una forma pressappoco sferica. Non si presenta quasi mai singolarmente e staccato dai suoi simili. In base alla modalità di aggregazione si può effettuare una catalogazione: se appaiati si usa il termine diplococchi, se aggregati in catene streptococchi e se aggregati in modo irregolare stafilococchi.

Codeina

Farmaco oppiaceo impiegato come analgesico e sedativo. La codeina è un ottimo calmante della tosse, ma deve essere usata con moderazione dai broncopatici per non scatenare insufficienza respiratoria. Il suo impiego è molto diffuso nella terapia del dolore, soprattutto in combinazione con il paracetamolo, sostanza in grado di potenziarne le caratteristiche.

Coenzima A, Coenzima Q

Conosciuto anche come ubichinone, il coenzima Q è una molecola che partecipa, nei mitocondri, alla produzione di energia cellulare. è anche un agente antiossidante, che protegge nei confronti dei radicali liberi. Viene sintetizzato dall'organismo ma può essere introdotto anche con la dieta: si trova per esempio nei cereali, nella soia e nel germe di grano. La sintesi del coenzima tende a diminuire con l'invecchiamento o in presenza di alcune patologie in questi casi può essere assunto aumentando il consumo di cibi che lo contengono oppure sotto forma di integratore alimentare.

Coilonichia

Deformazione delle unghie della mano che appaiono infossate e assottigliate. Può essere congenita o comparire in seguito a lesioni traumatiche o chimiche: in questo caso colpisce soggetti che, per motivi professionali, lavorano a stretto contatto con particolari sostanze. Può tuttavia essere associata anche ad alcune condizioni patologiche, quali iposideremia (carenza di ferro) e sprue.

Coinofobia

La coinofobia o fobia sociale è uno stato ansioso provocato dalle situazioni della vita sociale: il soggetto cade in preda alla paura quando deve interagire con estranei, mostrarsi in pubblico oppure esternare i propri sentimenti. I sintomi appaiono in età giovanile e un valido aiuto può venire dalla psicoterapia, talora associata anche alla somministrazione di antidepressivi.