Anestesia indotta mediante il raffreddamento della parte del corpo interessata. Si pratica utilizzando spray a base di cloruro di etile o con l'immersione in vasche di acqua fredda.
Presenza nel sangue di anticorpi anomali detti crioglobuline che a temperatura inferiore a 37 °C precipitano in modo reversibile. Si tratta di una condizione clinica associata a patologie come mieloma, leucemia e infezione da virus dell'epate C. I sintomi comprendono dolori articolari, debolezza muscolare e porpora cutanea. Frequenti complicazioni sono le ulcere cutanee, disturbi del sistema renale e del sistema nervoso periferico (polinevriti). In taluni casi è richiesto l'impiego di cortisone o immunosoppressori, mentre a volte può essere necessario diminuire la concentrazione di crioglobuline nel sangue mediante sostituzione del plasma (plasmaferesi).
Determinazione del peso molecolare di una sostanza mediante la determinazione della temperatura di congelamento di un solvente in presenza della sostanza stessa. Viene impiegata per il controllo della qualità del latte, del miele, di succhi di frutta e di altri liquidi contenenti zuccheri.
Tecnica basata sul raffreddamento rapido tramite azoto liquido di una lesione. Le indicazioni più frequenti della crioterapia sono il trattamento di cheratosi attiniche, verruche seborroiche, condilomi acuminati, granulomi anulari. Tra le sue applicazioni principali c'è anche la cura di emorroidi, ragadi e polipi anali. Con la crioterapia vengono trattati anche alcuni tumori cutanei quando l'estensione della lesione e l'età del paziente rendono improponibile una soluzione chirurgica.
Infezione causata dal lievito Cryptococcus neoformans, frequentemente trasmesso dagli escrementi di volatili, specialmente piccioni. Il contagio da Cryptococcus neoformans avviene per inalazione delle piccolissime cellule del lievito che, mediante la polvere proveniente dalle feci allo stato secco, possono facilmente entrare per via aerea negli alveoli polmonari. L'infezione è caratterizzata da tosse e dolore toracico, ma in molti casi è asintomatica. Il criptococco, tramite la circolazione del sangue, può arrivare al cervello, determinando forme gravi di meningiti e meningoencefaliti, con possibile estensione dell'infezione ad altri organi, soprattutto nelle persone immunodepresse. La patologia richiede ricovero ospedaliero e prevede una terapia a base di antimicotici, amfotericina B e fluorocitosina.
Mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nello scroto. Più propriamente si parla di ritenzione testicolare quando i testicoli sono localizzati in una delle regioni percorse normalmente nella loro ""discesa"" nello scroto, e di ectopia testicolare quando invece si arrestano in un punto al di fuori del tragitto. Il criptorchidismo è frequente alla nascita (3%) ma si risolve spesso spontaneamente per cui al termine del primo anno di vita questa percentuale scende all'1%. Se la diagnosi è formulata entro il secondo anno di vita, si somministrano gonadotropine o si effettua il riposizionamento chirurgico del testicolo nel sacco scrotale. In assenza di diagnosi entro questi limiti temporali si può determinare atrofia del testicolo interessato, che rende infine necessaria la sua asportazione chirurgica.
Punto di svolta nel decorso di una malattia o di un sintomo, in cui si verificano notevoli modificazioni organiche sia nel senso di una risoluzione dello stato morboso (miglioramento), sia nel senso di un peggioramento delle condizioni. Il termine viene anche usato come sinonimo di accesso nel caso, per esempio, di crisi epilettiche, cardiache, vagali, ecc.
Condizione caratterizzata da abbassamento della pressione e insufficienza cardiaca e circolatoria transitorie. Può essere causata da disidratazione, lunghi periodi trascorsi in piedi, forti emozioni o dall'uso di alcuni farmaci. Si manifesta principalmente con uno stato confusionale e disturbi della vista, che tendono a scomparire senza conseguenze una volta terminata la crisi. Come terapia immediata occorre far sdraiare il soggetto per evitare lo svenimento.
Forma di crisi epilettica parziale, che esordisce in una zona della corteccia cerebrale e si estende progressivamente alle aree vicine. La manifestazione tipica è caratterizzata da convulsioni che interessano prima una mano e si diffondono al braccio e quindi al corpo in alcuni casi può verificarsi anche una perdita di coscienza.
Disturbo temporaneo che interessa gli occhi, i quali assumono all'improvviso una posizione fissa (spesso rivolta verso l'alto). Si manifesta in seguito alla paralisi dei muscoli dell'occhio nell'ambito di patologie quali encefalite e parkinsonismo postencefalitico. A volte è accompagnato da torcicollo, paresi facciale e scosse miocloniche.
Parte dell'occhio incolore e trasparente, dalla forma di lente biconvessa, posta tra l'iride e il corpo vitreo. è costituito da una parte centrale detta nucleo ed è avvolto da una sottile capsula tutto l'insieme è mantenuto sospeso dietro l'iride e davanti al corpo vitreo da alcune fibre che lo collegano al corpo ciliare, la cui muscolatura ne può modificare la forma. La sua funzione è di consentire l'accomodazione dell'occhio, ossia la messa a fuoco sulla retina delle immagini sia vicine sia lontane. Ciò avviene mediante variazione della curvatura del cristallino per mezzo delle contrazioni dei muscoli ciliari.
Sostanza formata da DNA e proteine, contenuta nel nucleo delle cellule. La cromatina costituisce corpi più o meno filamentosi, le cui caratteristiche variano con il variare dello stato funzionale del nucleo. Si parla di eterocromatina quando i filamenti mantengono una forma a spirale anche durante l'interfase del ciclo cellulare, di eucromatina quando il filamento perde l'aspetto a spirale e si presenta rigonfio. Durante la divisione cellulare la cromatina si organizza nei cromosomi, che hanno il compito di trasmettere i caratteri ereditari.
Emissione di sudore contenente sostanze pigmentato che gli conferiscono colorazione grigiastra, bluastra, violacea o bruna. Tra le possibili cause vi sono la presenza di essudato ematico nelle ghiandole sudoripare, l'ingestione di determinate sostanze, l'assunzione di alcuni farmaci e l'esposizione professionale a rame, ossido ferroso o catecolo. Può anche essere dovuta ad alcuni disturbi del metabolismo.
Elemento metallico molto duro. In natura non è presente allo stato puro ma si trova associato a ferro e ossigeno nella cromite. La lega ferro-cromo viene utilizzata come additivo per produrre acciai inossidabili. Tracce di cromo sono presenti in organismi vegetali e animali. è probabilmente un elemento importante nell'alimentazione umana, in quanto interviene nel metabolismo degli zuccheri.
Struttura a forma di bastoncino che si trovano racchiuse nel nucleo delle cellule eucariotiche e sono particolarmente visibili durante la divisione cellulare. Sono formati da proteine e Dna: rappresentano quindi i depositari dell'informazione genetica di un organismo, dal momento che contengono la successione dei suoi geni. Nell'uomo il numero di cromosomi della maggior parte delle cellule è di 46, di cui 22 paia sono detti autosomi mentre e un paio sono cromosomi sessuali (XY nell'uomo e XX nella donna). Nelle cellule che partecipano alla riproduzione sessuale (uova e spermatozoi), il numero di cromosomi è dimezzato ed è pari a 23.
Cromosomi responsabili della determinazione del sesso. Trasmettono sia le caratteristiche della differenziazione sessuale sia le malattie legate al sesso. Nella specie umana i cromosomi sessuali sono due, X e Y. La femmina ha una coppia di cromosomi X, mentre il maschio ha un cromosoma X e uno Y.
Placca che si forma sulla pelle durante il processo di riparazione di una ferita, a seguito dell'essiccamento del coagulo del sangue, del pus o di altre secrezioni della lesione cutanea. La crosta può variare per forma, colore, spessore, consistenza e aderenza agli strati cutanei più profondi.
Dermatite seborroica che colpisce il cuoio capelluto e il viso del lattante nei primi mesi di vita. è caratterizzata dalla presenza di squame grasse di colore giallastro. In alcune forme particolarmente intense sono interessate anche le pieghe cutanee, come le ascelle e l'inguine. è comunque assente il prurito. La causa più probabile sembra essere il passaggio di ormoni dalla madre al neonato. Questi ormoni stimolerebbero la produzione di sebo da parte delle ghiandole del bambino. Man mano che il bambino smaltisce questo accumulo, si assiste a un progressivo miglioramento che avviene nel giro di poche settimane, senza bisogno di cure speciali.
Infezione delle vie respiratorie localizzata a livello della laringe, che si verifica prevalentemente nei neonati e nei bambini compresi tra i 3 mesi e i 3 anni. è spesso causata da virus, ma può essere determinata anche da cause meccaniche (presenza di corpi estranei) o allergiche che infiammano la laringe e provocano gli stessi sintomi. Segni caratteristici sono tosse secca, disturbi respiratori d'intensità variabile e uno stridore persistente durante l'inspirazione.
Dolore localizzato sulla faccia anteriore della coscia, lungo il decorso del nervo femorale o crurale. La causa più comune è l'irritazione del nervo per discopatia, ernia del disco o problemi che si verificano nello spazio compreso tra la quarta e la quinta vertebra lombare. Il dolore compare generalmente dopo uno sforzo o dopo episodi di lombalgia e può manifestarsi in maniera violenta o progressiva, attenuandosi in genere si attenua con il riposo a letto. Possono essere d'aiuto sia il trattamento con farmaci antinfiammatori, decontratturanti e analgesici sia la fisioterapia.