Membrana vascolare dell'occhio posta tra la sclera e la retina. è costituita da una fittissima rete di vasi sanguigni e ha la funzione di fornire ossigeno e sostanze nutritive alle cellule fotosensibili della retina.
Infiammazione della coroide. è causata da agenti di natura virale e batterica, ma può manifestarsi anche in concomitanza di malattie reumatiche e cutanee e di malattie infettive quali toxoplasmosi o sifilide. I sintomi avvertiti sono un dolore diffuso agli occhi, un'eccessiva sensibilità alla luce, disturbi della percezione dei colori, della forma e delle dimensioni degli oggetti. La terapia consiste nella somministrazione di preparati di natura cortisonica, che, da un lato, svolgono azione antinfiammatoria e dall'altro, prevengono l'insorgenza di patologie come il glaucoma e la cataratta.
direttamente o usando un tratto di vena safena dello stesso paziente, oppure collegando al cuore l'arteria mammaria sinistra. Il bypass permette di far giungere sangue al cuore evitando un infarto o, nel caso si sia già verificato, limitandone i danni. Prima di sottoporre un paziente a bypass è necessario effettuare una serie di valutazioni basate su età, possibili fattori di rischio cardiovascolare e stato di salute del cuore.
Vasi sanguigni che si trovano attorno al cuore, a cui garantiscono il necessario apporto di sangue, ossigeno e nutrienti. Originano dall'aorta, vengono dette destra e sinistra e irrorano i rispettivi atri e ventricoli. Danno origine a numerose ramificazioni che ricoprono l'intera struttura del cuore. Le occlusioni delle coronarie, dovute per esempio a emboli o trombi, sono responsabili dell'infarto miocardico acuto.
Detta anche angiografia coronarica, esame radiologico delle arterie coronarie, rese visibili grazie a un mezzo di contrasto iniettato al loro interno mediante un catetere. La coronarografia rappresenta una tappa fondamentale nel processo di diagnosi della cardiopatia ischemica, in quanto riesce a evidenziare la presenza di placche aterosclerotiche all'interno delle coronarie, a valutarne la sede, l'estensione, il grado di stenosi (occlusione) e la presenza di circoli collaterali. Queste informazioni sono di fondamentale importanza nella impostazione dell'intervento terapeutico, per cui i vantaggi superano ampiamente i rischi di complicazioni che la metodica può comportare (dell'ordine di 1 caso su 1000). Le complicanze maggiori si verificano spesso in soggetti di età superiore ai 60 anni di età o con altre patologie associate. La coronarografia può essere effettuata in regime di day-hospital, nei casi a minor rischio, o richiedere un breve ricovero.
Coppia di formazioni spugnose situate nel corpo del pene e della clitoride, organi erettili rispettivamente maschile e femminile. La struttura spugnosa dei corpi cavernosi è dovuta alle innumerevoli cavità (cavernule) presenti, che non sono che vasi sanguigni dilatati e comunicanti tra loro, interposti tra capillari e vene. Grazie all'aumento del flusso sanguigno a livello dei corpi cavernosi si ha il meccanismo dell'erezione, ovvero l'indurimento e il rigonfiamento del pene (e in misura inferiore della clitoride).
Gruppo di sostanze (acido acetoacetico, acido betaidrossibutirrico e acetone) che si formano in seguito a una delle vie del metabolismo degli acidi grassi. Costituiscono una forma di riserva energetica, utilizzata quando l'organismo non viene alimentato con la quantità sufficiente di zuccheri e di amidi. I livelli ematici di queste sostanze possono aumentare a seguito di alterazioni metaboliche provocando l'acetonemia, condizione che si verifica tipicamente in caso di digiuno prolungato, febbre o di diabete mellito non trattato con insulina.
Frammenti di osso o cartilagine presenti in un'articolazione, soprattutto del ginocchio, e liberi di muoversi liberamente in essa. Possono derivare da traumi articolari precedenti, da malattie degenerative quali l'artrosi o da disturbi come l'osteocondrite dissecante. La presenza di tali frammenti è causa di dolori, gonfiori e limitazioni temporanee della mobilità articolare. L'artroscopia costituisce il trattamento terapeutico d'elezione.
Elemento presente in una sede non appropriata, dove provoca lesioni o infezioni. I corpi estranei possono essere di vario tipo e si localizzano con maggiore frequenza nell'occhio, nell'orecchio, nelle vie respiratorie e nel tessuto cutaneo, ma anche nella vagina e il retto. Il cosiddetto granuloma da corpo estraneo è una patologia infiammatoria di tipo cronico dei tessuti causata dalla mancata rimozione dell'oggetto e può manifestarsi, per esempio, attorno ai punti di sutura.
Struttura di dimensioni microscopiche costituita da aggregati di cellule con funzione di recettori, specializzate a recepire sensazioni nervose (caldo, freddo, pressione, dolore). è il caso dei corpuscoli di Golgi (con sensibilità tattile), di Pacini (per l'accelerazione e la velocità) e di Ruffini (per il calore).
Parte superficiale degli emisferi cerebrali caratterizzata da pieghe e circonvoluzioni e costituita da uno strato di sostanza grigia, ricca di neuroni, che circonda una massa più piccola di sostanza bianca, formata da fibre. La corteccia è suddivisa in aree cui fanno capo varie e complesse funzioni, per esempio il linguaggio, la memoria, l'apprendimento, l'elaborazione dei processi emotivi e altri ancora.
Gruppo di farmaci analoghi agli ormoni corticosteroidei surrenalici, che hanno attività antinfiammatoria, immunosoppressiva e antiallergica. Possono essere utilizzati nel trattamento di patologie infiammatorie acute e croniche (artrite reumatoide, malattia di Crohn, colite ulcerosa, arterite temporale), nelle allergie (eczema, asma bronchiale, punture d'insetti), per deprimere il sistema immunitario dopo trapianti d'organo e in alcuni tipi di tumori, quali i linfomi. Terapie prolungate o dosi eccessive possono provocare effetti collaterali come iperglicemia con aumento di peso, ipertensione, edemi diffusi, ulcera peptica e predisposizione alle infezioni. La contemporanea assunzione di farmaci quali diuretici, antidiabetici orali e salicilati può aggravare tali effetti. è bene inoltre non sospendere mai bruscamente una terapia con farmaci corticosteroidei per il rischio di provocare un'insufficienza surrenale acuta.
Detto anche ormone adrenocorticotropo o ACTH, è un ormone prodotto dall'ipofisi anteriore e capace di stimolare la secrezione di ormoni steroidi da parte della corteccia delle ghiandole surrenali. La sua attivazione è tipica nei momenti di stress. La somministrazione di tale ormone trova impiego nella diagnosi di anomalie della ghiandola surrenale. Livelli molto bassi di corticotropina si verificano in caso di disfunzioni dell'ipofisi e di prolungate cure con cortisonici.
Ormone corticosteroideo, detto anche idrocortisone. La sua funzione fisiologica è quella di mantenere costanti i livelli di glucosio nel plasma, anche a fronte di lunghi periodi passati senza ingerire cibo. Questo ormone è fondamentale per la risposta dell'organismo alle situazioni di stress (sia fisico che psicologico) in quanto stimola la mobilizzazione delle riserve energetiche in modo da assicurare all'organismo la disponibilità di molecole energetiche immediatamente spendibili. Inoltre è dotato di attività antinfiammatoria, in quanto deprime le risposte immunitarie. Trova quindi impiego come terapia sostitutiva nell'insufficienza corticosurrenalica, ma è efficace anche contro infiammazioni di varia natura, allergie, collagenopatie e dermatiti in genere. è gravato da vari effetti collaterali, i più comuni dei quali sono ulcera peptica, iperglicemia, iperkaliemia, ipertensione arteriosa, aumento ponderale. Cortisone,"Ormone secreto nell'organismo dalla ghiandola surrenale e indispensabile per regolare numerosi processi vitali, tra cui il metabolismo dei grassi e degli zuccheri. è disponibile anche come farmaco e viene utilizzato nella terapia di diverse patologie: negli stati infiammatori, nelle allergie, in molte terapie antitumorali, nelle malattie autoimmuni e nelle connettiviti. Il morbo di Addison in particolare è una malattia in cui le ghiandole surrenali non sono in grado di secernere cortisone, che pertanto deve essere fornito dall'esterno.
Farmaci che riproducono l'azione degli ormoni steroidei secreti dalla zona corticale delle ghiandole surrenali (corticosteroidi). Sono dotati di azione antinfiammatoria, e, in particolare, inducono la riduzione degli edemi, bloccano la dilatazione capillare e inibiscono la sintesi delle prostaglandine. Trovano impiego in numerose patologie tra cui reumatismi, dermatiti e allergie cutanee o respiratorie come la rinite. La somministrazione può essere topica, per via orale o endovenosa in relazione al disturbo da trattare. La terapia sistemica a base di cortisonici può essere accompagnata da numerosi effetti collaterali quali iperglicemia, ipertensione e aumento di peso, mentre i trattamenti topici non danno particolari problemi.
Dolore costale o intercostale, improvviso e discontinuo. Può essere dovuto a una forma di nevralgia provocata da Herpes zoster o, più raramente, essere espressione di una malattia toracica o addominale.
Antibiotico composto dall'associazione di trimetroprim e sulfametossazolo, che costituisce la terapia di prima scelta per la polmonite da Pneumocystis carinii, una delle principali complicanze dell'AIDS.
Inestetismo cutaneo del viso caratterizzato dalla dilatazione di capillari sottili (teleangectasie), spesso accompagnato da rossore diffuso. Tale condizione è conseguente a vasodilatazione persistente della circolazione sottocutanea. è più frequente nel sesso femminile, in soggetti predisposti alla fragilità vasale, emotivi e specialmente nel periodo corrispondente al climaterio, alla fine del periodo fertile della donna. In determinati soggetti, si assiste alla comparsa di papule e pustole sul viso, la cosiddetta rosacea. è fondamentale in questi pazienti bloccare la vasodilatazione evitando i fattori scatenanti (sole, vento, cibi e bevande calde, cibi piccanti ecc.). In alcuni casi è consigliata anche la laserterapia.
Deformità dell'anca dovuta a eccessiva inclinazione del collo del femore sull'asse femorale. In alcuni casi è associata alla lussazione dell'anca, altre volte si associa a patologie come la poliomielite o alcune forme di scoliosi.
Deformità dell'anca dovuta alla diminuzione del normale angolo di inclinazione (inferiore a 80-90°) del collo femorale sull'asse del femore. Riscontrata generalmente in soggetti portatori di deformità congenite dello scheletro quali piede piatto, scoliosi e lussazione congenita dell'anca, può anche essere una condizione secondaria dovuta a rachitismo o a trauma osseo.