Dolore di origine infiammatoria localizzato all'anca, l'articolazione coxofemorale (tra femore e bacino).Dolore di origine infiammatoria localizzato all'anca, l'articolazione coxofemorale (tra femore e bacino).
Infiammazione dell'anca, provocata da agenti infettivi (streptococco, stafilococco o gonococco) oppure di natura reumatica. La coxite infettiva, oggi assai rara, è caratterizzata da febbre elevata, gonfiore e limitazione dei movimenti della coscia. La coxite reumatica è causa di dolori a livello dell'anca e provoca alterazione degli esami del sangue.
Virus responsabili di malattie da raffreddamento di lieve entità ma anche di patologie più gravi quali miocardite, angina erpetica, meningite asettica e mialgia epidemica. Appartengono al gruppo degli Enterovirus e si localizzano in genere nell'apparato gastrointestinale, nella faringe e nel liquido cerebrospinale (liquor). Possono trovarsi anche nelle acque di scarico e nelle mosche.
Dolore muscolare che si presenta in situazioni di calore intenso o in seguito a intensi sforzi fisici. La perdita di sali minerali quali calcio e potassio causata dalla sudorazione, unita alla scarsa ossigenazione, provoca la formazione di acido lattico, sintomatico di alterazioni muscolari. Il muscolo si mantiene in contrazione provocando dolore e riducendo la mobilità. Il trattamento prevede un generale raffreddamento dell'organismo e la somministrazione di liquidi e sali minerali.
Contrazione involontaria, improvvisa e dolorosa di un muscolo, accompagnata da un suo irrigidimento e dall'incapacità di continuare a svolgere la propria funzione. I crampi possono manifestarsi in seguito a sforzi improvvisi, oppure a causa di un'eccessiva perdita di liquidi e sali minerali, come negli sforzi prolungati associati ad abbondante sudorazione. I muscoli che vanno più facilmente incontro al crampo sono quelli del polpaccio, ma talvolta anche quelli della parte posteriore della coscia o di altre sedi. Durante il sonno comparire crampi innescati dalla flessione dei piedi. Di norma, il dolore è destinato a estinguersi spontaneamente in breve tempo. Per risolvere il problema è utile provocare uno stiramento e successivo rilassamento del muscolo colpito oppure sottoporlo a massaggio. è indicata anche la somministrazione di liquidi e di integratori salini.
Il cranio è la struttura ossea che ricopre l'encefalo. Si tratta di un insieme di ossa disposte in modo da formare una vera e propria scatola a protezione del cervello, particolarmente resistente a urti e fratture. è composta da otto ossa (frontale, occipitale, etmoide, sfenoide, due ossa temporali e due parietali) unite tra loro per mezzo di linee di saldatura dette suture, che si formano alcuni mesi dopo la nascita.
Tumore benigno derivante da un'inclusione embrionale localizzato a livello del lobo anteriore dell'ipofisi. Può interessare diverse strutture di quest'area, tra cui ad esempio i nervi ottici, il chiasma ottico (l'incrocio dei nervi ottici) o il terzo ventricolo ed essere la causa di disturbi visivi, nanismo, cefalea e diabete insipido. è una lesione che è spesso costituita da una componente solida, da una componente cistica e da calcificazioni.
Condizione patologica detta anche craniostenosi determinata dalla chiusura precoce di una o più suture craniche. Il risultato clinico è un'evidente alterazione morfologica della testa, associata a possibile aumento della pressione intracranica, atrofia ottica e problemi respiratori. Il trattamento della craniosinostosi è di regola chirurgico.
Incisione chirurgica del cranio, eseguita per la riduzione di un'ipertensione endocranica, per l'evacuazione di lesioni traumatiche intracerebrali o per rimuovere un tumore.
Sostanza presente nei muscoli fondamentale per la sintesi, ad opera dell'enzima creatinfosfochinasi (CPK), della fosfocreatina, una fonte di energia importante per avviare la produzione di ATP e per la contrazione dei muscoli in fase anaerobica (in assenza cioè di ossigeno, come può avvenire durante sforzi molto intensi). La creatina viene sintetizzata a livello epatico e renale ma può essere introdotta anche con l'alimentazione, in particolare la carne il fabbisogno giornaliero dell'adulto è di 2 g.
Enzima (in sigla CPK) presente soprattutto nel tessuto muscolare e cerebrale responsabile dell'aggiunta di un gruppo fosforico alla creatina, con sintesi di fosfocreatina. La sua determinazione complessiva nel sangue serve per valutare possibili problemi a carico del tessuto muscolare, compreso il muscolo cardiaco. Il tasso di CPK è innalzato nel caso di infarto miocardico e di diverse patologie muscolari quali miodistrofia, polimiosite e atrofia muscolare neurogena. Altre cause di un aumento dei livelli di CPK possono essere l'esercizio fisico, iniezioni intramuscolari profonde, delirium tremens e alcuni farmaci (anticoagulanti, morfina, clofibrati, anestetici).
Sostanza che deriva dal metabolismo della creatina. è presente nel sangue e nelle urine e viene eliminata a livello renale. Valori elevati di creatinina nelle urine (creatininuria) sono in genere indicative di una disfunzione renale.
Esame di laboratorio che consente di valutare la quantità di creatinina presente nel sangue. Viene richiesto quando occorre verificare la funzionalità del rene e valori alti possono indicare la presenza di insufficienza renale, ipertiroidismo, poliartrite o acromegalia.
Livello di creatinina eliminata con le urine. La creatininuria aumenta negli stati di ipercatabolismo, nelle crisi convulsive, nell'ipotiroidismo e nel diabete mellito. Può risultare diminuita nelle miopatie, nell'insufficienza renale, nel morbo di Addison e nell'ipertiroidismo.
Debole rumore respiratorio che si manifesta durante l'inspirazione e può essere rilevato all'auscultazione del torace. è tipico di patologie quali insufficienza cardiaca congestizia e polmonite ed è il risultato dello ""sfregamento"" dell'aria all'interno di bronchioli distali o alveoli ostruiti da secrezioni sierose.
Il termine crescita (o accrescimento) viene utilizzato in ambito medico per indicare i meccanismi che regolano lo sviluppo dell'individuo sia dal punto di vista fisico (incremento della massa muscolare e scheletrica) sia dal punto di vista della differenziazione delle sue funzioni organiche (per esempio sviluppo sessuale).
Sindrome causata da insufficiente funzione della tiroide, conosciuta anche come ipotiroidismo congenito. è provocata da un'anomalia nella produzione di ormoni tiroidei, che può essere dovuta sia a fattori congeniti che a fattori ambientali (carenza di iodio). Il cretinismo è caratterizzato da deficit dello sviluppo mentale e fisico (nanismo disarmonico, per prevalente sviluppo del tronco rispetto agli arti), gozzo e mixedema.
Anticorpo anomalo che si lega ai globuli rossi e ne provoca l'agglutinazione a temperature comprese tra 0 e 4 °C, separandosi invece oltre i 32 °C. La crioagglutinina può comparire nel corso di anemie emolitiche autoimmuni, linfomi, leucemie, macroglobulinemia di Waldenström, mononucleosi infettiva.
Tecnica operatoria basata sull'azione di temperature molto basse (fino a -180 °C), in grado di provocare la morte dei tessuti che vengono in contatto con tali temperature. Viene praticata mediante l'uso di sonde metalliche raffreddate con azoto liquido (-160 °C) o applicando direttamente sulla parte azoto liquido o anidride carbonica. La criochirurgia trova impiego nell'asportazione di piccole lesioni della pelle (condilomi, dermatofibromi, cheratosi), nel trattamento delle emorroidi e in alcuni interventi sull'occhio (in caso di distacco della retina, cataratta). La crioterapia è anche impiegata per distruggere le cellule tumorali.
Tecnica per la conservazione di materiale biologico (tessuti, liquidi, sperma, sangue o plasma) basata sull'impiego di temperature molto basse. Il materiale così conservato rimane vitale e può essere impiegato successivamente. La crioconservazione viene attuata in contenitori ad azoto liquido che permettono refrigerazione o uLtracongelamento da -50 °C a fino a -170 °C. Tale tecnica trova impiego anche per la conservazione del seme umano (per l'inseminazione artificiale) e degli embrioni.