Tecnica ginecologica per la correzione dell'incontinenza cervico-segmentaria, una condizione per cui si ha una precoce dilatazione del collo dell'utero e un aumentato rischio di aborto. Il cerchiaggio consiste nell'inserimento, sotto anestesia generale, di una fettuccia di materiale non assorbente dentro il canale cervicale, determinandone la chiusura. In questo modo viene impedita la fuoriuscita prematura del sacco amniotico e quindi l'interruzione della gravidanza.
Quadro sintomatologico tipico di certe forme di nevrastenia e caratterizzato dalla presenza di sintomi di intenso affaticamento intellettuale: difficoltà di concentrazione e memorizzazione, cefalea e insonnia. Ne risulta uno stato di debilitazione generale, fisica e mentale. La cerebroastenia è detta anche encefalastenia o neurastenia cerebrale.
Parte dell'encefalo situata tra il cervello e il midollo allungato, ai quali è collegato mediante peduncoli. Si trova nella parte posteriore e inferiore del cranio. è formato da due emisferi cerebellari e da una parte centrale chiamata verme e racchiude al suo interno i cosiddetti nuclei cerebellari esternamente è invece ricoperto da una corteccia. La sua funzione riguarda il controllo della muscolatura scheletrica, la coordinazione dei movimenti volontari e il controllo dell'equilibrio.
Parte principale dell'encefalo, costituita da due emisferi cerebrali e dalle strutture che li uniscono. I due emisferi cerebrali sono separati da una fessura e collegati da fasci di fibre nervose. La superficie esterna appare percorsa da una serie di fessure superficiali che costituiscono le cosiddette circonvoluzioni cerebrali. Fessure più profonde dividono gli emisferi in varie porzioni, dette lobi: frontale, parietale, occipitale e temporale. La materia cerebrale è formata da una sostanza grigia e una bianca. La prima è costituita dai corpi cellulari dei neuroni e forma la corteccia cerebrale, rivestimento superficiale del cervello, e alcuni nuclei grigi centrali situati in profondità. La corteccia cerebrale è la porzione responsabile delle principali funzioni nervose, da quelle sensoriali al linguaggio, dal coordinamento delle attività muscolari alla memoria, eccetera. La sostanza bianca è invece costituita da fibre nervose che mettono i due emisferi in comunicazione tra loro e con i centri nervosi extra-corticali. All'interno di ciascun emisfero si trova una cavità, detta ventricolo laterale: entrambi sono collegati con il terzo ventricolo, che si trova nella regione centrale del cervello. Nei ventricoli circola il liquido cerebrale (liquor o liquido cefalorachidiano), prodotto da una particolare struttura vascolare (i plessi corioidei). Il cervello è avvolto dalle meningi, tre membrane fibrose: la pia madre, situata a diretto contatto con la corteccia, la dura madre, aderente alla parte interna dell'osso del cranio e l'aracnoide, in posizione intermedia. Tra la pia madre e l'aracnoide esiste un minimo spazio in cui circola il liquido cefalorachidiano.
Termine usato per indicare la parte della colonna vertebrale corrispondente al collo e i processi patologici a carico di questa area si usa anche in riferimento al collo dell'utero.
Termine usato per indicare la presenza di dolori nella regione del collo (cervicale): di origine patologica o traumatica, possono essere di tale intensità da limitare la capacità di movimento e determinare rigidità muscolare." Cervice uterina,"Detta anche collo dell'utero, è il tratto uterino compreso tra l'orifizio interno dell'utero e l'orifizio esterno della vagina. Il canale cervicale consente l'uscita del bambino durante il parto e del sangue nel periodo mestruale, ma anche l'ingresso degli spermatozoi durante la fecondazione. L'osservazione della parte più esterna della cervice uterina è possibile al ginecologo grazie all'azione di uno strumento chiamato speculum. Questo tratto dell'utero può essere soggetto a trasformazione tumorale, specialmente nel caso di infezioni da papillomavirus. Per prevenire la formazione di tumori a livello del collo dell'utero è consigliato controllarne periodicamente lo stato di salute tramite il Pap-test." Cesareo, parto,"Estrazione chirurgica del feto attraverso un'apertura praticata nell'utero attraverso l'addome. è indicato quando il parto non può avvenire o è rischioso che avvenga per via naturale e cioè nei casi di placenta previa, sproporzione tra la testa del feto e la pelvi della madre, tumori pelvici, distacco di placenta, presentazione podalica del feto, nonché in tutti i casi di sofferenza fetale durante il travaglio. Il parto cesareo non comporta particolari rischi né per la madre, né per il neonato sono bassi.
Famiglia di vermi parassiti che si trasmettono all'uomo a partire da altri animali (zoonosi), generalmente tramite l'ingestione di cibi contaminati. Il corpo del verme può essere lungo fino a 15 metri ed è provvisto di un'estremità cefalica che gli consente di attaccarsi all'intestino. Una volta all'interno dell'intestino, il verme può rilasciare le larve, da cui originano gli esemplari adulti. Tra i vari tipi di verme appartenenti a questa famiglia, quelli più frequentemente riscontrabili nell'organismo umano sono conosciuti con il nome di verme solitario e sono la Taenia solium e la Taenia saginata, vermi che danno infestazioni note col nome di teniasi. La terapia è costituita dalla somministrazione di farmaci specifici (vermifughi).
Esecuzione di una serie di indagini cliniche allo scopo di valutare lo stato di salute globale. Non dovrebbe essere effettuato a tappeto, ma tenendo conto della storia clinica e famigliare del soggetto, nosché de suo stile di vita. Comprende in genere una visita generale, esami del sangue e delle urine, alcune radiografie o ecografie." Cheilite,"Infiammazione delle labbra, di origine infettiva, traumatica o allergica, spesso come reazione al contatto con prodotti chimici. Si manifesta con la comparsa di piccole erosioni, irritazioni e vescicole. Il trattamento è a base di preparazioni cortisoniche.
Abitudine di mordersi le labbra, può determinare lesioni croniche delle labbra e della mucosa orale. è un tic nervoso e il suo trattamento rientra nell'ambito dei supporti psicologici e psicoterapeutici.
Gruppo eterogeneo di composti in grado di legare ioni metallici in eccesso (potenzialmente nocivi) e di facilitarne la rimozione dall'organismo. Un Esempi di agenti chelanti sono l'EDTA, impiegato nel caso di intossicazione da piombo, la penicillamina, in grado di legare il rame e utilizzata nella terapia della malattia di Wilson (malattia genetica caratterizzata da accumulo di rame) oppure la desferoxamina, utilizzata per legare il ferro in pazienti affetti da emocromatosi.
Anomalia su base genetica del processo di cicatrizzazione delle ferite che porta alla formazione di una cicatrice di dimensioni abnormi, superiori a quelle della ferita iniziale. Il cheloide si forma generalmente a seguito di un trauma o di un'incisione chirurgica ed ha un aspetto rigonfio, duro e di colore violaceo. La terapia consiste nell'iniezione di cortisonici nella ferita o nella somministrazione di farmaci in grado di bloccare la crescita dei tessuti, oppure nella terapia laser.
Prevenzione farmacologica di una malattia infettiva di origine batterica o parassitaria. Viene in genere effettuata dopo un intervento chirurgico o un forte trauma, al fine di evitare infezioni, specialmente batteriche: in questo caso si usano antibiotici. La chemioprofilassi viene anche effettuata da soggetti che devono recarsi in paesi in cui alcune malattie infettive, come la malaria, sono endemiche.
Terapia basata sull'utilizzo di sostanze chimiche e farmaci in grado di uccidere le cellule. Il termine si riferisce sia alla cura delle malattie infettive, in cui vengono uccisi i batteri, che a quella dei tumori, in cui sono uccise le cellule tumorali (accezione oggi più diffusa).
Sostanza presente nella bile, in grado di ridurne il contenuto di colesterolo ed usato quindi come farmaco nel trattamento di alcuni tipi di calcoli biliari. Il chenodiolo tuttavia è scarsamente utilizzato a causa dei suoi effetti collaterali, come aumento delle transaminasi e diarrea.
Processo infiammatorio a carico della cornea, causato da sostanze tossiche, batteri, traumi o reazioni immunitarie. La sintomatologia caratteristica comprende fotofobia, lacrimazione, disturbi e diminuzione della vista, sensazione di un corpo estraneo nell'occhio e, nelle forme più gravi, dolore. La terapia è da effettuarsi con colliri e pomate in grado i microrganismi responsabili e ricostruire lo strato superficiale della cornea.
Infiammazione della cornea e della congiuntiva, determinata di solito da infezioni (come quella da adenovirus che spesso ha andamento epidemico), ma anche da stimoli fisici (come per esempio un'eccessiva esposizione alla luce solare) o talvolta da allergie. La cheratocongiuntivite flittenulare è una forma particolare, caratterizzata dalla formazione di microvescicole a livello del limbo corneale ed è di origine sconosciuta.
Deformazione su base ereditaria della cornea, che progressivamente passa da una forma sferica a una conica. Il cheratocono influenza la rifrazione, provocando disturbi e diminuzione della vista, fotofobia e sensazione di un corpo estraneo nell'occhio. Nei casi più gravi l'unica terapia possibile è il trapianto di cornea.
Ispessimento di parte della cornea, fino a determinare una sporgenza sferica. è tipico del glaucoma congenito.
Gruppo di sostanze capaci di sciogliere la cheratina presente nello strato superficiale della pelle e nei peli, inducendo la desquamazione. Contenuti generalmente in preparati per uso esterno, i cheratolitici sono indicati per l'eliminazione di callosità e verruche. Sono contenuti anche nelle creme depilatorie. Tra i più comuni cheratolitici figurano l'acido salicilico (aspirina), l'acido acetico e l'acido solfidrico.
Degenerazione della cornea che diventa sottile e opaca. è tipicamente causata da carenza di vitamina A, ma può essere associata anche ad altri deficit nutrizionali e squilibri metabolici.